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Quando gli artisti sfilano o disegnano borse

Il binomio arte e moda è parte integrante del sistema di presentazione e promozione delle collezioni delle grandi maison da almeno un decennio e numerosi sono i casi di collaborazione tra marchi del lusso e artisti, sia nel momento della sfilata che nella creazione di «capsule collection».

Maurizio Francesconi

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In Italia, si ricorda Sissi che aveva prestato opere e volto per la campagna di Furla della primavera-estate 2010, mentre oggi è Vanessa Beecroft a firmare la campagna pubblicitaria di Sisley per la primavera-estate 2017. La Beecroft non è nuova a queste collaborazioni; già nel 2006, per l’inaugurazione del nuovo spazio Louis Vuitton, aveva creato una serie di immagini dedicate alle iniziali del marchio.

Lo scorso 22 febbraio la sfilata di Gucci ha segnato l’inizio di una collaborazione tra il direttore creativo Alessandro Michele e l’artista Coco Capitán. Recentemente sono stati l’artista statunitense Dan Graham a collaborare all’allestimento della sfilata primavera-estate 2017 di Céline (del gruppo del lusso Lvmh) al Tennis Club de Paris e Marina Abramovic con Givenchy (anch’esso Lvmh) per la collezione primavera-estate 2016 presentata eccezionalmente a New York (cfr. «Vernissage», set. ’15, p. 20).

Nella stessa stagione, alla presentazione della collezione maschile di Louis Vuitton era presente l’installazione «Liminal Air Space-Time» del giapponese Shinji Ohmaki e il tedesco Wolfgang Tillmans ha addirittura sfilato personalmente per la collezione primavera-estate 2017 del marchio statunitense Hood by Air.

In passato Jake e Dinos Chapman realizzarono il fondale per la sfilata primavera-estate 2009 di Stella McCartney (gruppo Kering di François Pinault), mentre Marc Quinn ha posizionato nel 2015 una serie di sculture floreali al centro della passerella della sfilata di Alexander McQueen (sempre di Kering) a Parigi.

Ancora Marc Quinn (insieme a Mat Collishaw, Ian Davenport e Jason Martin), ha disegnato una collezione di borse per Dior (Lvmh) in occasione dell’ultima Art Basel Miami, mentre Vuitton ha inanellato negli ultimi anni una serie di collaborazioni con artisti del calibro di Yayoi Kusama, Cindy Sherman, Richard Prince e Takashi Murakami, che hanno interpretato alcuni pezzi iconici del marchio. A ciò si aggiungano le campagne pubblicitarie di Ryan McGinley per famose case di moda (la più celebre è quella del 2010 per Pringle of Scotland), quelle di Juergen Teller per Marc Jacobs e Céline e quelle scattate da Annie Leibovitz per Louis Vuitton. Fino alla collaborazione tra Kenzo e Maurizio Cattelan con la sua rivista «Toilet Paper».
 

Maurizio Francesconi, 20 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

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