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Si è aperta la terra

Si è aperta la terra

Gianluca Di Feo

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Da Repubblica.it

 

E' una scossa superiore a tutte le altre che dal 24 agosto agosto hanno flagellato l'Italia Centrale, superiore anche al sisma che nel 2009 frantumò l'Aquila: era dai tempi del disastro dell'Irpinia che non si registrava un terremoto così potente. Ancora non è chiaro il bilancio dei danni alla popolazione: la Protezione civile parla di decine di feriti, ma ci sono tante frazioni isolate. C'è un primo dato, però, fondamentale: l'area colpita è estremamente larga, con una devastazione materiale enorme in tre regioni.

 

Come un'onda sempre più forte, il "cratere" della distruzione si è ampliato, estendendo la sua morsa distruttiva a comuni e città che finora erano stati risparmiati. Da Norcia e da Cascia, in Umbria, dove gli interventi realizzati nello scorso decennio avevano permesso di superare la prima fase dello sciame senza eccessivi problemi, fino ad Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e località della costa marchigiana. Ci sono cronache in continuo aggiornamento di palazzi frantumati, di ospedali lesionati, di condomini evacuati.  
 
Ad Accumoli, ad Amatrice, ad Arquata e negli altri paesi piegati dallo sciame del 24 agosto la nuova scossa ha avuto la potenza di una bomba, radendo al suolo anche edifici dichiarati sicuri. Ma l'elenco dei comuni che invocano aiuto si è allungato in maniera impressionante, rendendo difficile l'opera dei soccorritori e ponendo un nuovo problema per la gestione dell'emergenza. "La rete stradale è compromessa", ha dichiarato la Protezione civile davanti alle continue segnalazioni di arterie bloccate dalle frane e dai ponti lesionati.  
 
Siamo davanti a una catastrofe che richiede un impegno dell'intera Unione europea: c'è la necessità di salvare il cuore d'Italia ma anche la culla della civiltà dell'intero continente. Il simbolo è proprio il crollo della chiesa di San Benedetto da Norcia: il santo che nel quinto secolo fondò il monachesimo in Occidente, creando nelle mura di Montecassino il rifugio per quella cultura che rischiava di venire cancellata dalle invasioni barbariche. Fu quel frate di Norcia a segnare la strada per il rinascimento europeo: una lezione che adesso deve servire d'esempio per mobilitare tutta l'Ue nel cammino di rinascita dei paesi terremotati.

 

Gianluca Di Feo, 30 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

Si è aperta la terra | Gianluca Di Feo

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