Inaugura il 18 ottobre la prima personale italiana del fotografo britannico Martin Parr (1952) interamente dedicata alle spiagge, tra i soggetti prediletti della sua ricerca. «Beach Therapy», questo il titolo della serie e della mostra presentata allo Spazio Damiani, raccoglie 12 fotografie di medio formato realizzate perlopiù lungo le coste dell’Inghilterra, Paese d’origine dell’autore e oggetto centrale della sua produzione fotografica sin dai primi anni Ottanta, ma anche in Italia (nella foto, «Sorrento» 2014), Spagna e Argentina.
Tra i primi fotografi inglesi ad adottare la pellicola a colori, Martin Parr si è da sempre distinto per la varietà di tecniche e apparecchiature utilizzate (tutte le fotografie in mostra sono state scattate con un teleobiettivo, strumento insolito per immagini di genere street) grazie alle quali ha potuto osservare e ritrarre, con sguardo inconfondibile e ironico, le abitudini e i comportamenti umani: si ricordano serie ormai celebri come «The Last Resort» (1986) e «Think of England» (2000).
Collezionista onnivoro, in particolare di editoria fotografica, dal 1994 Martin Parr è membro dell’Agenzia Magnum, di cui è stato presidente dal 2013 al 2017 prima di dedicarsi all’apertura della sua fondazione, la Martin Parr Foundation, inaugurata a Bristol lo scorso autunno. Beach Therapy è accompagnata da un’omonima monografia edita da Damiani (disponibile anche in edizione limitata di 90 copie, contenenti una stampa firmata e numerata) e resterà aperta fino all’8 febbraio. Il 17 ottobre alle 18 alla Fondazione Mast è previsto un incontro con Martin Parr e Urs Stahel, curatore della Fondazione.