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Vuoi fare il direttore di un museo? Ci sono sette cose che devi sapere

Victoria Stapley-Brown

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Come sei diventato direttore di museo? È la domanda alla base di un nuovo libro, Eleven Museums, Eleven Directors: Conversations on Art and Leadership, di Michael Shapiro, ex direttore dello High Museum of Art di Atlanta. Pubblicato dallo stesso museo e in vendita dal primofebbraio, il libro è una raccolta di interviste con alcuni dei più importanti direttori di museo del momento, tra cui Gary Tinterow del Museum of Fine Arts di Houston, e Timothy Rub del Philadelphia Museum of Art. Il testo, che Shapiro auspica possa essere di ispirazione e guida per i futuri professionisti del settore, non potrebbe arrivare in un momento migliore.

Secondo un’inchiesta su 150 musei statunitensi pubblicata lo scorso anno dall’«Economist», più di un terzo dei direttori ha 60 anni o più e il settore si sta preparando ad accogliere una nuova generazione.

Ecco alcuni dei migliori consigli tratti dalle interviste, che Shapiro ha realizzato tra ottobre 2014 e luglio 2015.

Glenn Lowry1 Non cercare di bruciare le tappe 
«L’obiettivo è diventare un grande storico dell’arte e, se hai il temperamento e le abilità giuste, forse puoi lavorare in un museo e avviarti verso la leadership, ma non consiglierei mai di iniziare pensando di voler fare il direttore di museo». 
Glenn Lowry, direttore del Museum of Modern Art, New York 


Thelma Golden2 Ascolta gli artisti
«Non puoi essere un curatore di arte contemporanea se ti limiti a passare il tempo guardando le opere. Devi impegnarti a fondo con gli artisti e qualche volta devi considerarti come un co-cospiratore attivo con gli artisti con cui lavori». 
Thelma Golden, direttore dello Studio Museum di Harlem, New York

Kaywin Feldman3 Conosci il tuo staff, custodi compresi
«Osservavo Neil MacGregor, ex direttore della National Gallery, arrivare la mattina... Conosceva le persone, lo si capiva chiaramente. Proprio poco tempo fa stavo intervistando qualcuno che pensavo sarebbe stato un bravo curatore. Sono andata al suo museo e mi ha accompagnato nelle gallerie. Mi sono accorta che ignorava del tutto il personale di sicurezza. I custodi erano chiaramente abituati a non essere visti e non cercavano alcun contatto con lui. Ho deciso di non assumerlo».
Kaywin Feldman
, direttore del Minneapolis Institute of Art


Matthew Teitelbaum4 Ringrazia sempre e ascolta i giovani
«Firmo tutte le lettere per chiunque faccia una donazione. E incontro qualsiasi giovane che desideri vedermi, se riesco a smuovere qualcosa in loro è fantastico. E, egoisticamente, penso che in queste conversazioni posso ascoltare qualcosa di interessante che può anche valere qualcosa per me».
Matthew Teitelbaum
, direttore del Museum of Fine Arts, Boston


Maxwell Anderson5 Guarda oltre l’arte contemporanea
«Molti trustee considerano l’arte contemporanea come la forza trainante perché quella è la direzione in cui vanno i soldi. Questo sta mettendo in secondo piano l’intera storia dell’arte e il settore è in pericolo, sia nelle università sia nei musei. È tempo di ritrovare l’equilibrio».
Maxwell Anderson
, executive director del New Cities Foundation, già direttore del Dallas


Michael Govan6 Fatti bene i conti prima di accettare un nuovo lavoro
«Dopo aver accettato il lavoro ho capito che la Dia Art Foundation (dove è stato direttore dal 1994 al 2006, Ndr) aveva un decifit strutturale di più della metà del suo budget di gestione di 3,2 milioni di dollari, con solo 7 milioni in banca. Non avevo fatto le verifiche preliminari in modo appropriato e dettagliato. Il Dia era virtualmente ricco ma povero di contanti. Era un’operazione molto semplice da fare, e c’erano altri beni, proprietà e opere d’arte che il Dia aveva considerato di vendere. Non era come se qualcuno nascondesse le informazioni ma semplicemente nessuno aveva fatto un’analisi accurata della situazione finanziaria».
Michael Govan
, direttore del Los Angeles County Museum of Art



Ann Philbin7 Scegli con cura il Consiglio d’amministrazione
«Cercare membri del Cda gentili, generosi e con senso etico; non basta essere ricchi. Vi piaceranno di più il vostro lavoro e la vostra vita. È davvero importante».
Ann Philbin
, direttrice dello Hammer Museum at the University of California Museum of Art

Victoria Stapley-Brown, 10 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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