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Miro Porro a caccia di stelle

Michela Moro

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Modigliani e Bonalumi nell’asta di maggio

Quando si parla di aste in un Paese come il nostro è importante tener presente che il mondo del collezionismo e l’offerta sono composti da una costellazione ricca e piena di sorprese e non solo da colossi internazionali. In questo panorama un buon posto è occupato da Porro & C., casa d’aste nata nel 2003 per volontà di Casimiro Porro, navigatissimo dealer, con sede milanese nei pressi della Basilica di Sant’Ambrogio. Piccoli capolavori sono passati da qui per finire nelle mani di lungimiranti collezionisti, dalla prima asta del 2003 che presentava una collezione d’arte napoletana dal  Seicento alla metà dell’Ottocento comprendente dipinti, mobili e preziose porcellane di Capodimonte, fino alle più recenti, dove sono stati proposti importanti opere di ogni epoca con un attento occhio al contemporaneo e alle superstar delle italian sales quali Burri, Castellani, Capogrossi, Fontana, Griffa e Scheggi. I risultati sono stati significativi, basti pensare ai due Capricci di Francesco Guardi battuti nel 2004 per 1.167.800 euro o a «Carte de Mars par l’Eau et le Fer» di Yves Klein, aggiudicato nel 2012 per 849.800 euro.

Tra il 2004 e il 2005 la moda ha occupato la casa d’aste con le vendite delle collezioni Biki, la grande couturiére degli anni Cinquanta imparentata con Puccini, ricca di capolavori della pittura veneziana del Settecento, mentre il 2005 è stato il momento della collezione di Gianni Versace con due vendite: la prima degli arredi e i dipinti dell’abitazione milanese, la seconda delle collezioni conservate nella villa di Moltrasio sul lago di Como. Il successo è stato suggellato dalle percentuali di vendita che per la prima asta Versace è giunta al 95%. 

Quest’anno a brillare nell’asta di maggio dedicata all’arte moderna e contemporanea organizzata da Kimiko Bossi, capo del dipartimento, saranno soprattutto due lotti. Il primo è un Modigliani intitolato «Cariatide», stimato 130mila-150mila euro, parte di una serie di lavori eseguiti dal pittore livornese nel 1911-13, che comprende dipinti, disegni preparatori e sculture e testimonia l’interesse di Modigliani per l’arte greca antica e per quella africana, con elementi sapientemente mescolati. L’altra stella dell’asta sarà «Azzurro» di Agostino Bonalumi del 1989, stimato 130mila-150mila euro. Con le sue poetiche estroflessioni della tela, Bonalumi rappresenta uno dei più desiderati artisti sul mercato, come testimonia il suo successo negli appuntamenti internazionali, dove si è registrato il suo nuovo record con «Bianco» del 1966, aggiudicato nel 2014 per 626.500 euro. 

Michela Moro, 06 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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