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Pacchi bloccati dalla neve

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Dario del Bufalo

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Nel luglio 2015 la Procura della Repubblica di Ginevra (Svizzera) ha ordinato il rilascio a favore dell’Italia di ben 45 casse contenenti «reperti archeologici di inestimabile valore» chiuse in un caveau del porto franco ginevrino da più di 15 anni. La Procura di Roma e i Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale, dopo la richiesta di assistenza fatta al procuratore di Ginevra, Claudio Mascotto, avevano ottenuto la restituzione del tesoretto, ma al momento del rientro (il 14 gennaio scorso) una poderosa nevicata blocca i mezzi di trasporto costretti a tornare indietro. Forse una maledizione dell’antiquario che li aveva nascosti?

 

Il mercante inglese Robin Symes aveva depositato le 45 casse in quel magazzino nel 2001 sotto la copertura di una società con sede a Panama. A seguito di disoneste vicissitudini il famoso antiquario nel 2005 finisce in carcere anche per questioni fiscali.

 

Siamo sicuri che la restituzione è composta di opere di inestimabile valore? Perché uno scaltro e preparato antiquario come Symes avrebbe lasciato tanti anni dei capolavori invenduti? Fra rilievi, teste, busti, vasi e affreschi (bruttini) notiamo due «sarcofagi in terracotta» descritti come «capolavori dell’arte etrusca». A guardarli bene a me sembrano un po’ curiosi e non giurerei sulla loro autenticità, non vorrei che con questa restituzione (come con altre) abbiamo ricevuto un mezzo pacco…

 

Dario del Bufalo, 10 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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Pacchi bloccati dalla neve | Dario del Bufalo

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