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ARCHEOLOGIA
I lavori, a cui partecipa un’équipe italo-statunitense, si concentrano su un ampio settore del quartiere sud-occidentale della città. Saranno aperti ai visitatori
Ancora scoperte dagli scavi di piazza Venezia a Roma in occasione dei lavori della nuova linea metropolitana
Il sito, nel dipartimento del Basso Reno, è quello dell’antica città di Hellelum o Helvetum, sulla strada che portava al «vicus» di Lahr, nel Baden-Württemberg. Scoperte anche tracce di un insediamento dell’Età del Bronzo
I braccianti e gli indigenti che giungevano alla mattina per chiedere protezione al «patronus» talvolta vi incidevano graffiti con carbone o strumenti appuntiti
Dubbi sul clamoroso ritrovamento, annunciato nel febbraio scorso, ad opera di una missione anglo-egiziana: troppi elementi suscitano perplessità
Nel 1509 il Senato della Serenissima ordinò la distruzione di tre sue imbarcazioni come gesto bellico di autodifesa. Una campagna di perlustrazioni subacquee monitora ora lo stato di conservazione di quella superstite
La direttrice Luana Toniolo ci anticipa le novità riguardanti le due sedi, Villa Giulia e Villa Poniatowski, a cominciare dai primi risultati del restauro del celebre Sarcofago degli Sposi
Il rinvenimento della struttura, databile tra il III e il IV secolo d.C., è stato effettuato all’inizio di agosto
Articoli precedenti
Scoperto nel 1971, questo sito è divenuto, in progresso di tempo, uno dei contesti più rilevanti per lo studio della protostoria dell’Italia centrale
A Palazzo San Niccolò apre «Digital Heritage 2025», la fiera scientifica dedicata all’interazione del patrimonio culturale con le tecnologie digitali
In un Paese da oltre due anni in guerra, più di 20 musei sono stati depredati, per una perdita complessiva valutata in 110 milioni di dollari
Finanziato con 500mila euro dalla Swiss National Science Foundation e dalla Compagnia di San Paolo, analizza le petizioni, con cui le classi povere si rivolgevano per le loro esigenze all’autorità
Tra le «voci» dell’intervento, l’anastilosi di tre colonne del Tempio G e la realizzazione di una passerella sospesa per raggiungere l’interno della struttura
Secondo gli etruscologi del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia si tratterebbe di una delle più antiche attestazioni decorative della necropoli dei Monterozzi
Il ritrovamento è frutto dell’ultima campagna di scavi condotti dalla Scuola Normale Superiore di Pisa
Provengono dalla necropoli di Tharros, furono acquistati nel XIX secolo da un deputato al Parlamento britannico e dovrebbero arrivare al Museo di Cabras entro novembre