Ultime ore per ammirare la prima mostra mai dedicata a Francesco Bertos, allestita nelle Gallerie d’Italia – Vicenza fino a domenica 9 febbraio, curata da Monica De Vincenti e Fernando Mazzocca. Oltre 40 le opere esposte, provenienti da importanti musei nazionali e internazionali tra cui Palazzo Madama e Palazzo Reale di Torino, Ca’ Rezzonico e Museo Correr di Venezia, Museo Arqueologico Nacional di Madrid, Musée national des châteaux de Versailles et de Trianon di Versailles e la collezione di Intesa Sanpaolo.
Scultore apprezzatissimo dall’aristocrazia della prima metà del Settecento è celebre per le sue opere in marmo e bronzo frutto di un grande virtuosismo tecnico. Tra le recenti attribuzioni scultoreo «Caduta degli angeli ribelli», che dà il titolo alla mostra, raffinato gruppo presentato per la prima volta nella mostra «Inferno» realizzata nel 2021 con la curatela di Jean Clair alle Scuderie del Quirinale per i settecento anni della morte di Dante. «L’opera è molto complessa anche dal punto di vista conservativo, un blocco unico di marmo in cui si muovono sessanta figure, ricche di riferimenti allegorici - spiega Monica De Vincenti - portarla a Roma nel 2021 aveva rappresentato una vera e propria sfida. Realizzata per la famiglia Trento di Padova, acquisita poi dai Papafava, entrata nelle collezioni della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nel 1972, da qui arriva nel 2003 nelle collezioni di Intesa Sanpaolo. A Palazzo Montanari è di nuovo valorizzata con una speciale illuminazione e un video immersivo per restituirla a quella fama che attirava a Padova visitatori illustri, come Melville, o meno illustri che ne raccontavano la meraviglia nei loro resoconti di viaggio». Per approfondire leggi qui l’articolo dedicato.