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Per i 75 anni dell’artista tedesca altrettante opere ne ripercorrono l’attività: «Le ho pensate come immagini in movimento. Cambiano da ogni angolazione»
- Francesca Petretto
- 11 luglio 2023
- 00’minuti di lettura


«Attore» (2013) di Isa Genzken, Collezione privata Rheinland. Cortesia di Galerie Buchholz / VG Bild-Kunst, Bonn 2023
Isa Genzken fa sculture cinematografiche
Per i 75 anni dell’artista tedesca altrettante opere ne ripercorrono l’attività: «Le ho pensate come immagini in movimento. Cambiano da ogni angolazione»
- Francesca Petretto
- 11 luglio 2023
- 00’minuti di lettura
Francesca Petretto
Leggi i suoi articoliLa sala superiore della Neue Nationalgalerie ospita, dal 13 luglio al 27 novembre, la monografica di una delle più grandi artiste tedesche del nostro tempo, Isa Genzken (Bad Oldesloe, 27 novembre 1948), in occasione del suo 75mo compleanno. Proprio nel giorno del genetliaco il museo la festeggerà insieme al direttore Klaus Biesenbach, che con Lisa Botti ha curato la mostra «Isa Genzken 75/75».
Le cifre nel titolo indicano non solo il traguardo dei 75 anni per l’artista ma anche il numero di suoi lavori riuniti in mostra: 75 sculture di tutte le sue fasi creative, dagli anni Settanta a oggi, fra cui le più celebri «Blau-grau-gelbes Hyperbolo “MBB”» (Iperbole “MBB” blu-grigio-gialla, 1981), «Atelier» (1990), «Venedig» (Venezia, 1983), «Nofretete: Das Original» (Nefertiti: l’originale, 2012), «Schauspieler» (Attore, 2013). In oltre trent’anni di attività Genzken ha creato sculture, installazioni, film, fotografie, dipinti, opere su carta e libri d’artista.
L’elemento peculiare del suo lavoro è la combinazione di materiali di diversa natura, soprattutto legno, gesso, resine epossidiche, cemento, ma anche plastica, oggetti comuni e beni di consumo utilizzati con l’intento di mettere in discussione gli ideali e i tipi di produzione consumistica della società occidentale. Plastica, cemento, oggetti della quotidianità vengono composti, riplasmati e distorti fino all’assurdo, come spiega Genzken stessa: «Sono opere pensate per funzionare più come immagini in movimento che come sculture, diverse se osservate da ogni angolazione. Nulla è rigido o bidimensionale ma cinematografico».

«Attore» (2013) di Isa Genzken, Collezione privata Rheinland. Cortesia di Galerie Buchholz / VG Bild-Kunst, Bonn 2023