Spoleto inaugura le mostre del neodirettore Saverio Verini. Nato a Città di Castello (Pg) nel 1985, curatore di mostre e autore di libri, il neodirettore del sistema museale del Comune di Spoleto Saverio Verini si presenta in occasione del «Festival dei due mondi» 2023 con il programma espositivo da lui firmato. Il primo appuntamento è da venerdì 23 alle 19 fino al 16 ottobre con l’installazione «Anacronismo» di Paolo Icaro (Torino, 1936), nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.
Sabato 24 a Palazzo Collicola Verini presenta alle 11 al piano terra «La sostanza agitata», collettiva di undici artisti under 35, italiani e non (fino al 16 ottobre); il piano nobile ha, fino al 16 ottobre una personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967) e, fino all’8 ottobre, «Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro», mostra curata da Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò con oltre 40 pezzi dal ‘500 al’800 della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto, della famiglia Valenti di Trevi e un alabastro della Fondazione Camillo Caetani di Roma; il seminterrato accoglie per la durata del festival (dal 23 giugno al 9 luglio) «Rock’n’Roll - il metallo, quello puro, non arrugginisce», oltre 50 scatti del fotografo spoletino Gabriele Donati (1982-2022) a cura dell’Associazione Frak.
Al Museo del Tessuto e del Costume alle 13.30 Adelaide Cioni (Bologna, 1976) propone fino al 24 settembre l’installazione «Teatrino» mentre, alle 14.30, Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana presenta fino al primo ottobre «DreamHouse», installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. Dal 29 giugno a metà luglio la città vedrà i manifesti con le foto di Serafino Amato (Roma 1958) «Insieme Miniera». Nella sola giornata del 9 luglio il Museo delle scienze e del territorio e quello delle Miniere propongono «Il soffio del gatto», mostra-laboratorio di Giulia Mangoni (Isola di Liri, 1991).