Opera «Allegoria del lavoro» di Mario Sironi (1933)

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Opera «Allegoria del lavoro» di Mario Sironi (1933)

Inediti di Sironi alla Galleria Bper Banca

Esposte per la prima volta fuori dalla Sardegna una quarantina di opere dell’artista donate da Mimì Costa

Uscito ormai da tempo dal cono d’ombra dettato dalla sua stretta relazione, anche ideologica, con il fascismo, Mario Sironi (Sassari, 1885-Milano, 1961) è stato al centro di molte mostre alle quali si aggiunge, presso la Galleria BPER Banca dal 15 settembre al 4 febbraio 2024, «Mario Sironi. Solennità e tormento» a cura di Daniela Ferrari.

L’appuntamento riunisce una quarantina di opere di Sironi, molte delle quali, riferibili al periodo 1926-58, sono esposte per la prima volta fuori dalla Sardegna in quanto parte della donazione di Mimì Costa, la compagna del maestro, al Banco di Sardegna-Gruppo BPER Banca.

Tra i lavori esposti spicca il grande dipinto «Allegoria del lavoro», lo studio preparatorio di un ampio affresco oggi distrutto che venne proposto con grande successo nel 1933 alla V Triennale di Milano.

In quell’anno Sironi firma con Massimo Campigli, Carlo Carrà e Achille Funi il «Manifesto della pittura murale», che lega la produzione artistica, in particolare i dipinti murali che decoravano l’architettura considerata da Mussolini l’arte per eccellenza, agli ideali propagati dal fascismo: «Nello Stato Fascista, recita il documento, l’arte viene ad avere una funzione educatrice. Essa deve tradurre l’etica del nostro tempo».

Ecco dunque che nascono opere, come quella citata, che mettono «in figura» questi termini, attraverso una produzione dove forte è la tensione plastica e la stesura sintetica delle forme, caratteri teorizzati dal movimento Novecento nato sotto l’egida di Margherita Sarfatti. Tra gli altri titoli dei decenni ’20-’30 della collezione bancaria, tutti caratterizzati da figure in pose statuarie e riflessive poste in ambienti silenziosi, sono anche l’olio «Figure» (1930) e la tecnica mista «Rosetta» (1934).

Accanto a questo nucleo si aggiungono altre opere di collezioni private, dell’Associazione Mario Sironi di Milano e dell’Archivio Mario Sironi, tra le quali «Il gasometro» (1943) e la «Composizione con paesaggio urbano» (1947), mentre a fare da collante ideale è il manifesto della prima mostra di Novecento, del 1926, che riassume la lunga «cavalcata» sironiana in parte vissuta nell’epoca tragica e travagliata del Ventennio.

Opera «Allegoria del lavoro» di Mario Sironi (1933)

Stefano Luppi, 19 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

Inediti di Sironi alla Galleria Bper Banca | Stefano Luppi

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