NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 26 GENNAIO 2024

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VENERDÌ 26 GENNAIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: il Whitney Museum, dove si terrà la Biennale di cui sono stati resi noti i nomi dei 71 artisti e collettivi partecipanti; un Pikachu ispirato a «Autoritratto con cappello di feltro grigio» di Van Gogh, di Naoyo Kimura (1960) © 2023 Pokémon / Nintendo / Creature / Game Freak (a sinistra). Autoritratto con cappello di feltro grigio (1887), di Vincent van Gogh (a destra); il Castello di Villandry in Francia, dimora di Joachim Carvallo, fondatore di La Demeure Historique; Lena Olin e Camila Mendes in «Upgraded», commedia romantica di prossima programmazione su Amazon

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Selezionati i 71 nomi per l’81ma Biennale del Whitney Museum

Il Whitney Museum of American Art ha annunciato la selezione degli artisti per la sua Biennale, con un tema incentrato sui concetti di realtà nell’era dell’intelligenza artificiale e della fluidità dell’identità. Organizzata dalle curatrici Chrissie Iles e Meg Onli, l’81ma edizione della mostra, che inaugura il 20 marzo, ha per titolo «Even Better Than The Real Thing» («Perfino migliore della cosa reale»). Saranno presenti 69 artisti e due collettivi in una vetrina in galleria e in un programma di film e performance. L’eterogenea formazione comprende creativi emergenti, come il duo Gbenga Komolafe e Tee Park, e artisti di fama, tra cui Mary Lovelace O’Neal e Pippa Garner. Due artisti, la pittrice di origine giamaicana Mavis Pusey e il regista Edward Owens, riceveranno una vetrina postuma. 
Ecco la lista dei 71 artisti e collettivi partecipanti:
Siku Allooloo, Holland Andrews, Eddie Rodolfo Aparicio, Dora Budor, Seba Calfuqueo, Debit, Demian DinéYazhi’, Torkwase Dyson, JJJJJerome Ellis, Jes Fan, Nikita Gale, ektor garcia, Pippa Garner, Harmony Hammond, Christopher Harris, Sharon Hayes, Miranda Haymon, Sarah Hennies, Holly Herndon e Mat Dryhurst, Ho Tzu Nyen, Yasmine Anlan Huang, Madeleine Hunt-Ehrlich, Suzanne Jackson, Isaac Julien, Lotus L. Kang, Aron Kantor, Mary Kelly, Kite, Gbenga Komolafe e Tee Park, Jenni Laiti, Carolyn Lazard, Dionne Lee, Ligia Lewis, Shuang Li, Simon Liu, Mary Lovelace O'Neal, Cannupa Hanska Luger, Nyala Moon, K.R.M. Mooney, Dala Nasser, Diane Severin Nguyen, Niillasaš-Jovnna Máreha Juhani Sunná Máret–Sunna Nousuniemi, Karyn Olivier, B. Ingrid Olson, Eamon Ore-Giron, Edward Owens, Sydney Frances Pascal, People Who Stutter Create Fondato nel 2023: Jia Bin, Delicia Daniels, JJJJJerome Ellis, Conor Foran, Kristel Kubart, Julia Phillips, Mavis Pusey, Raqs Media Collective Fondato nel 1992 a Delhi, India: Jeebesh Bachi, Monica Narula, Shuddhabrata Sengupta, Riar Rizaldi, Maja Ruznic, Ser Serpas, Rose B. Simpson, Penelope Spheeris, P. Staff, Lada Suomenrinne, Alex Tatarsky, Alisi Telengut, Clarissa Tossin, Tourmaline, Chanelle Tyson, Zulaa Urchuud, Charisse Pearlina Weston, Kiyan Williams, Carmen Winant, Takako Yamaguchi, Constantina Zavitsanos.

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I Pokémon costano cari a 4 dipendenti del Van Gogh Museum di Amsterdam. Licenziati

Il Van Gogh Museum di Amsterdam ha licenziato alcuni dipendenti (almeno quattro) per presunta cattiva condotta durante la popolarissima mostra sui Pokémon, conclusasi il 7 gennaio, in cui erano esposti sei piccoli dipinti con i personaggi giapponesi ispirati a opere del pittore olandese. Parte dell’attrattiva della mostra, che ha generato file più lunghe persino di quella di Vermeer, è stata la promessa di una carta Pokémon gratuita in edizione limitata, consegnata ai visitatori che completavano un questionario rispondendo a domande quali, per esempio, il numero di girasoli presenti nei dipinti di Vincent van Gogh. Ma la frenesia che ne è scaturita e il boom del mercato di rivendita della carta (su eBay c’è chi la offre a 800 euro) hanno indotto il museo a non distribuirla più, per ragioni di sicurezza. Secondo il quotidiano olandese «Het Parool» i membri del personale licenziati, tra cui custodi e addetti alla reception, avrebbero fornito ai potenziali visitatori informazioni privilegiate su come ottenere biglietti limitati per la mostra. Un altro dipendente avrebbe sottratto una scatola delle speciali carte Pokémon prodotte per l’occasione. 

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Le Domus de Janas sarde candidate ufficialmente a diventare Patrimonio Unesco

Le Domus de Janas, candidate ufficialmente dal Ministero della Cultura a diventare Patrimonio Unesco, sono 3.500 tombe preistoriche (dal V al III millennio a.C.: le cosiddette «case delle fate»), disseminate in tutta la Sardegna. La Commissione Nazionale Unesco ha accolto con favore la proposta: la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale a Parigi. «I 26 siti delle Domus de Janas rappresentano una testimonianza storico culturale di eccezionale valore universale e illustrano efficacemente la ricchezza del patrimonio sardo», ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La candidatura, promossa dall’associazione «Centro Studi Identità e Memoria-Sardegna», con il sostegno della Regione, della rete dei Comuni delle Domus e dei 37 enti coinvolti nel progetto, è stata coordinata dal servizio Unesco del Segretariato Generale, con l’assistenza degli uffici territoriali del Mic. 

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A Perugia presentato il progetto per l’Ipogeo dei Volumni

Quasi due milioni di euro per cambiare il volto e rilanciare l’Ipogeo dei Volumni, al centro di un grandioso cantiere di restauro, che unisce studio, ricerca e promozione del patrimonio con l’obiettivo di arrivare all’inaugurazione del nuovo Parco Archeologico dei Velimna. Il progetto, che è all’avanguardia su più fronti, ha già mosso i primi passi grazie al milione e 600mila euro stanziati dal Comune nell’ambito del Programma Pinqua (altri 200mila euro vengono dal Ministero della Cultura) e il 25 gennaio l’avvio dei lavori è stata presentato dai protagonisti dell’impresa: Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei dell’Umbria, il sindaco Andrea Romizi, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia e la responsabile dell’Ipogeo e della Necropoli del Palazzone, Maria Angela Turchetti. [La Nazione]
 

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I 100 anni di La Demeure Historique (l’Associazione Dimore Storiche francese)

La più antica associazione francese dedicata alla causa del patrimonio culturale abitato e vivente, che riunisce 3mila proprietari-gestori di monumenti e giardini storici privati, celebra il suo centenario in tutto il Paese, evidenziando i progressi compiuti e le sfide che questo ente e chi questo ente rappresenta deve affrontare. Fondata nel 1924 da Joachim Carvallo, proprietario del castello e dei giardini di Villandry, e riconosciuta come organizzazione di interesse pubblico nel 1965, Demeure Historique è un partner privilegiato delle autorità pubbliche, che lavora per promuovere la trasmissione di questo patrimonio storico e culturale vivente, che accoglie più di 9 milioni di visitatori ogni anno e genera 21 miliardi di euro di ricadute economiche.

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A Brera ha chiuso il Dynamic Art Museum: era stato il primo a presentare gli Nft su larga scala. La società che lo gestiva è fallita

A Milano il Dynamic Art Museum si autocelebrava, all’apertura, come il «primo spazio museale fisico al mondo a presentare l’arte Nft su larga scala, con 72 artisti Nft e oltre 140 opere». Dal virtuale al reale, in uno spazio in un palazzo di via delle Erbe, a pochi passi dalla Pinacoteca di Brera e dall’Accademia di Belle Arti, che ora è chiuso. La società che gestisce la sala, la Dynamicartmuseum Srl, è finita davanti al Tribunale fallimentare di Milano, che ha dichiarato la liquidazione giudiziale (procedura che secondo le nuove norme sostituisce il fallimento) fissando a maggio l’udienza dei creditori per l’esame dello stato passivo. [Il Giorno]
 

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Una residenza per artisti a Montmartre

Nel 2021 la Fondazione francese Art Explora a Parigi ha unito le forze con la Cité internationale des arts per creare un programma di residenza biennale per artisti e ricercatori nella Cité internationale des arts di Montmartre, a pochi passi dal Sacro Cuore. Il programma offre ad artisti e ricercatori l’opportunità di impegnarsi nella ricerca e nel lavoro creativo nel cuore della capitale francese, in collaborazione con la scena artistica e i professionisti transalpini. Il lavoro dei residenti si concentra sul tema dell’esplorazione scientifica e tecnologica e affronta le principali questioni sociali e ambientali del nostro tempo. Ogni residente riceve un monolocale arredato di circa 50 mq, una borsa di studio di mille euro al mese e una borsa di produzione di 3mila euro per il suo progetto. I 10 artisti in residenza, da marzo ad agosto 2024, provengono da 10 differenti Paesi e sono: Korakrit Arunanondchai (Thailandia), Castiel Vitorino Brasileiro (Brasile), Alejandro García Contreras (Messico), Beatrice Gibson (Gran Bretagna), Rajyashri Goody (India), Mira Mann (Germania), Gisela McDaniel (Usa), Brilant Milazimi (Kosovo), Precious Okoyomon (Usa/Nigeria) e Grâce Dorothée Tong (Camerun).

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Borse di studio del Centro Restauro della Venaria Reale per giovani archeologi siriani

Il progetto, durata  tre mesi, già iniziato al Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale (To) è finalizzato allo sviluppo di un percorso di «Capacity building» per giovani professionisti siriani, responsabili della salvaguardia del patrimonio culturale archeologico. Sono a disposizione borse di studio per  i percorsi formativi e l’intervento sulla Sala Damascena del Museo Nazionale di Damasco in Siria. Tra i partecipanti al corso c’è anche Mohammad Al-Hariri, nipote del professore di Palmira Khaled Al Asaad direttore del museo e sito archeologico di Palmira fino al 2003, ucciso nel 2015 dai militanti dell’Isis. Il Museo Egizio di Torino ha dedicato alla memoria dell’archeologo la Galleria della Scrittura, 1000 mq con 250 reperti e installazioni multimediali inaugurati dal Museo il 21 dicembre, riservati ai geroglifici e alle antiche scritture egiziane. 

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«Upgraded», una nuova rom-com di Amazon ambientata nel mondo dell’arte

Nel mese di febbraio uscirà per Amazon «Upgraded», una commedia romantica ambientata nel mondo dell’arte. Il film racconta la storia di Ana (Camila Mendes, ex allieva di Riverdale), una stagista di una casa d’aste di New York, che viene mandata in viaggio di lavoro a Londra dal suo vessatorio capo Claire (Marisa Tomei). Mentre è in aereo, incontra l’affascinante e ricco William (Archie Renaux), che la scambia per Claire (un errore che Ana decide di assecondare). Ne consegue «un’affascinante catena di eventi, storie d’amore e opportunità», come dice la scheda del film.

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All’asta da Excalibur Auctions una bozza del copione di «Star Wars» utilizzata da Harrison Ford

Il 17 febbraio la casa d’aste britannica Excalibur Auctions metterà in vendita la bozza originale del copione utilizzato da Harrison Ford quando si trovava nel Regno Unito per interpretare Han Solo nel primo film della saga di «Guerre Stellari». Il copione, venuto alla luce dopo quasi 50 anni, era stato lasciato da Ford nell’appartamento londinese che aveva preso in affitto, dopo aver partecipato alle riprese negli Elstree Studios di Hertfordshire, nel Regno Unito. I proprietari dell’immobile che aveva affittato lo hanno conservato per tutti questi anni, e ora sarà messo in vendita nell’asta «Collectors’ Cavern» con stime di 8-12mila sterline.

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Mostre che aprono: Il rumore della memoria al Museo Monumento al Deportato politico e razziale a Carpi

L’inaugurazione il 27 gennaio, giorno della memoria, ha valore simbolico, ma la mostra «Il rumore della memoria. Arte e impegno civile per i 50 anni del Museo del Deportato» (fino al primo maggio) si spinge oltre l’abisso della Shoah in un’indagine sull’arte degli anni ’40 attraverso la lettura tragica e dolorosamente accusatoria di chi ne ha fatto un’arma di denuncia civile. L’urgenza di mantenere accesa l’attenzione sulle pagine più cupe della storia del ’900 è evidente nel percorso curato da Ada Patrizia Fiorillo e Lorenza Roversi nel Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi (Mo) con opere di numerosi autori da Picasso a Guttuso e un’ampia selezione di drammatici disegni dal campo di concentramento di Aldo Carpi. Aperto nel 1973 su progetto del Gruppo Bbpr, nel suo cinquantenario lo spazio museale all’interno del Palazzo dei Pio si rivela di stringente attualità, sia dal punto di vista formale ­grazie al bilanciamento tra sobrio razionalismo e potente emotività del messaggio visivo, sia in relazione alla sua missione di dare risalto alle testimonianze per fare vivo appello alle coscienze. 
 


 

Redazione, 26 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata