NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 29 DICEMBRE 2023

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VENERDÌ 29 DICEMBRE 2023

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Gianni e Marella Agnelli

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Eredità Agnelli: Tar blocca la pubblicazione dell’elenco delle opere d’arte

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da John, Lapo e Ginevra Elkann, che chiedevano l’annullamento della nota con cui il Ministero della Cultura aveva dato il via libera all’accesso e alla pubblicazione dell’elenco delle opere d’arte appartenute all’avvocato Gianni Agnelli, nonno dei tre Elkann. Il caso era scoppiato il 15 ottobre scorso, quando il giornalista Manuele Bonaccorsi insieme a Federico Marconi ha condotto su «Report» un’inchiesta sulla Collezione di Gianni Agnelli e sulla dispersione delle opere prima e dopo la sua morte nel 2003, come da noi anticipato. In seguito alla richiesta di consultazione, basata sull’istituto dell’accesso civico generalizzato, i legali degli Elkann avevano sollevato il problema della tutela della sfera di riservatezza delle persone interessate e della conservazione dei beni in questione, oltre al fatto che la richiesta fosse «non proporzionata rispetto allo scopo tipico dell'accesso civico generalizzato». 
 

02

La Grecia pronta a offrire opere al British Museum in cambio della restituzione dei marmi del Partenone

Lo ha dichiarato la ministra della Cultura greca Lina Mendoni in un’intervista rilasciata al «Guardian» lo scorso 27 dicembre: «Se le sculture dovessero essere riunite ad Atene, la Grecia è pronta a organizzare mostre a rotazione di importanti antichità che colmerebbero il vuoto al British Museum». A ottobre il presidente del museo londinese, George Osborne, aveva dichiarato davanti ai parlamentari della commissione cultura, media e sport: «Vogliamo creare una vera partnershipCiò significherebbe oggetti provenienti dalla Grecia che arrivano qui, oggetti che potenzialmente non hanno mai lasciato la Grecia prima e certamente mai visti prima, e oggetti della collezione del Partenone che potenzialmente viaggiano verso la Grecia». La collezione del British Museum comprende quasi la metà del fregio del Partenone lungo 160 metri raffigurante la processione al tempio delle feste panatenaiche in onore della dea guerriera Atena, oltre a 15 pannelli scolpiti e 17 figure frontonali che facevano parte della sua decorazione. Mendoni ha però ribadito che la Grecia non può prendere in prestito tesori che sono stati saccheggiati: «Il Partenone, un monumento Patrimonio dell’Umanità , con la sua importanza universale… richiede la sua integrità nel luogo dove le sculture furono scolpite e per le ragioni che lo hanno creato». [The Guardian]
 

03

32 Picasso in vendita da Ward Moretti per 43 milioni di dollari

Il gruppo di 32 opere di Pablo Picasso stimato 43 milioni di dollari, della coppia di collezionisti olandesi Pieter e Olga Dreesmann, non sarà venduto da una casa d’aste, ma dalla galleria Ward Moretti, fondata a Londra nel 2022 dai galleristi Emma Ward e Fabrizio Moretti. Si tratta principalmente di opere su carta, ceramiche e sculture uniche, datate dal 1899 al 1962, compresi esempi dei periodi Blu e Rosa, del Cubismo, delle esplorazioni neoclassiche e surrealiste. Spicca un gruppo significativo di bronzi e opere raffiguranti le donne della sua vita, tra cui tre immagini di Marie-Thérèse Walter degli anni ’30, disegni di Dora Maar e della modella Fernande Olivier. I prezzi per i singoli pezzi vanno da 12.500 dollari a 3,5 milioni. Dopo aver allestito una mostra nella  sede londinese di Ward Moretti durante la Frieze Week, i galleristi hanno presentato la collezione a Parigi durante Paris+ di Art Basel, nell’Upper East Side di New York dal 6 al 18 novembre e a Monaco dal 6 al 22 dicembre. 

04

Riaperta la Tour Eiffel dopo lo sciopero

Era stato indetto dai dipendenti per il 27 dicembre, giornata commemorativa del centenario della morte del suo fondatore, Gustave Eiffel, avvenuta il 27 dicembre 1923. Il monumento costruito nel 1889 per l’Esposizione Universale, che accoglie circa 20mila visitatori al giorno, è stato chiuso per divergenze sul rinnovo contrattuale con il Comune di Parigi, proprietario dell’edificio. La Confederazione Generale del Lavoro, secondo sindacato francese contestava alla società di gestione della Torre, SETE, un modello di business insostenibile, basato su stime di ricavi di biglietti che prevedevano una media di 7,4 milioni di visitatori l’anno, ben lontanti dai risultati raggiunti di «appena» 6 milioni. Sono stati così sottovalutati e non coperti i costi di manutenzione e riparazione. 
 

05

In vendita per 4,6 milioni di dollari la Schwartz House di Pierre Koenig

È in vendita a Santa Monica, in California, per 4,6 milioni di dollari la Schwartz House, ultima creazione dell’architetto modernista Pierre Koenig, commissionata all’inizio degli anni ’90 da Martin Schwartz e dalla sua compagna, Melrose Cunanan-Schwartz. L’esterno industriale, squadrato e geometrico in acciaio, pannelli zincati e finestre in alluminio, fa da contraltare a interni chiari e luminosi, con ambienti open space delineati da legni naturali e pareti di un bianco caldo. Ampie distese di vetro, balconi triangolari, scala a chiocciola e una torre di vetro opaco sono alcuni degli elementi geometrici che caratterizzano la casa. Architetto e docente di architettura, Pierre Koenig (1925-2004) ha progettato oltre 43 case in acciaio e vetro, tra cui strutture pluripremiate come la Schwartz House e Koenig House No. 2. Koenig non ha mai abbandonato i principi sociali del Modernismo, convinto di poter migliorare la vita delle persone attraverso l’architettura. 
 

06

Solo donne per 10 mesi nel Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene

Il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene (EMST) dedica per dieci mesi un ciclo di mostre riservato esclusivamente alle artiste. Lo annuncia la direttrice artistica Katerina Gregos. La collezione permanente installata in un ex birrificio è stata ripensata per mettere in risalto 25 artiste di tutte le generazioni e origini: pittrici, scultrici, fotografe come la siriana Diana Al-Hadid, la greca Eleni Kamma, la francese Annette Messager e l’inglese Cornelia Parker. Seguiranno altre 15 mostre temporanee. Finora solo il 37% degli artisti rappresentati nella mostra permanente erano donne. I lavori esposti analizzano gli stereotipi della bellezza femminile, la questione della violenza contro le donne e la povertà che le colpisce più duramente. [Le Figaro]
 

07

Al via in primavera il restauro del Tempietto di Sant’Antonio di Padova a Rimini

Inizieranno in primavera e dureranno sei mesi i lavori di restauro del Tempietto di Sant’Antonio di Padova, piccola cappella ottagonale cinquecentesca sita in piazza dei tre Martiri, tra i simboli architettonici di Rimini. Il tempietto fu iniziato nel 1518, eretto a ricordo del miracolo della mula, che la leggenda vuole operato dal santo di Padova verso il 1227, e ultimato probabilmente nel 1532. Con un finanziamento complessivo di 200mila euro, provenienti per tre quarti da privati, i lavori interesseranno «sia la parte esterna, sia la parte interna, oltre alle parti impiantistiche. L’esterno sarà restaurato grazie a un consolidamento e una pulitura complessiva della Pietra d'Istria e della pietra di San Marino; anche la copertura sarà revisionata e restaurata così come infissi, fregi e parti metalliche. Internamente si interverrà nelle parti in pietra e nella volta intonacate, gli affreschi interni, la scultura lignea e l’adeguamento degli impianti», spiegano dal Comune. 
 

08

L’Aquila, riaffiora la statua di un guerriero medievale

Raffigura un guerriero armato la statua in pietra bianca alta 37 centimetri riemersa a L’Aquila durante i lavori di riqualificazione dell’antica piazza Chiarino. È ancora da scoprire la sua origine. Secondo la Soprintendenza potrebbe trattarsi della raffigurazione di un nobile del 1300 o forse del santo guerriero romano san Cristoforo, raffigurato come un gigante della tribù barbara degli Antropofagi che, secondo storie e tradizioni secolari abruzzesi, trasportava Gesù sulle spalle insieme al globo del mondo. 

09

A fine febbraio l’anteprima della 17ma Art Dubai

Si svolgerà dall’1 al 3 marzo con anteprima il 28 e 29 febbraio la 17ma edizione di Art Dubai, all’interno della quale troverà spazio per il terzo anno consecutivo la sezione Art Dubai Digital. Opere dal moderno all’ultracontemporaneo raccontano le ricerche di artisti e gallerie provenienti da Delhi, Teheran, Il Cairo, Bogotà, Città del Guatemala e da centri globali come Londra, Parigi e New York. Tra i 72 espositori della sezione Art Dubai Contemporanea anche l’italiano Franco Noero. Dieci i progetti site specific realizzati per la sezione Bawwaba. La sezione dedicata al moderno, curata da Christianna Bonin, si concentra sulla storia dell’arte dell’emisfero sud. Nella sezione digitale, infine, video digitale, realtà aumentata e virtuale, realtà estesa e intelligenza artificiale, arte generativa, arte robotica e NFT per esplorare l’intersezione tra tecnologia e spiritualità, il ruolo del digitale nella conservazione del patrimonio e l’emancipazione delle donne artiste. 
 

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Al Museo Novecento di Firenze nuovo bando per giovani artisti e curatori

Fino al 31 gennaio 2024 sono aperte le candidature per il bando di arte contemporanea «WONDERFUL! Art Research Program 2024 1st edition – Maria Manetti Shrem» al Museo Novecento di Firenze. Il bando è finalizzato a ospitare in una nuova area del museo 4 giovani artisti e 1 curatore residenti in Italia e nati dal primo gennaio 1990, con una residenza di sei mesi, da marzo a settembre 2024. «Gli artisti e il curatore selezionati seguiranno un programma di formazione e realizzeranno al termine dei 6 mesi di residenza una mostra che illustrerà la ricerca portata avanti. Ad ogni artista e al curatore verranno assegnati 5mila euro. I vincitori saranno selezionati da una giuria composta dal Direttore Artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti e dal team curatoriale del Museo Novecento Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli. Svolgeranno inoltre sopralluoghi all’interno di aziende e studi professionali nell’intento di far nascere collaborazioni per la realizzazione di nuove produzioni e, al termine del loro periodo di residenza, presenteranno il loro lavoro in una mostra», spiegano dal museo. 
 

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Mostre che aprono

Come si è sviluppata l’arte araba moderna? In che modo gli artisti arabi hanno contribuito alla scena artistica parigina? E in che modo Parigi ha ispirato questi artisti? Sono alcune domande della grande mostra al Musée d’Art Moderne de Paris «Presenza araba: arte moderna e decolonizzazione, Parigi 1908-1988» che dal 5 aprileal 25 agosto 2024 offrirà uno sguardo completo e accademico sull’afflusso di artisti arabi a Parigi nel XX secolo, mentre la Francia si ritirava lentamente dalle sue colonie nel Medio Oriente e Nord Africa. In mostra più di 200 opere di quasi 130 artisti, la maggior parte mai esposte in Francia: dipinti, sculture e fotografie insieme ad archivi storici sonori e audiovisivi. La mostra, in lavorazione da tre anni, mira a portare l’attenzione su una parte meno conosciuta e non occidentale della storia dell’arte moderna, nonché su artisti sottorappresentati come Mahmoud Saïd, Amy Nimr, Fatma Arargi e Jaber El Mahjoub insieme ai più noti come Marwan Kassab Bachi, Huguette Caland e Saloua Raouda Choucair. 

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Mostre che aprono

Prosegue fino al 9 febbraio nella sede londinese di Thaddaeus Ropac la mostra dedicata ai ritratti di Joseph Beuys firmati da Andy Warhol. Conservati in importanti musei internazionali, tra cui il Museum of Modern Art, New York, il Philadelphia Museum of Art, Pennsylvania, e la Tate, Londra, questa serie di opere è riunita per la prima volta dagli anni ’80. «I due giganti della storia dell’arte si sono incontrati per la prima volta all’inaugurazione di una mostra da Hans Mayer a Düsseldorf, in Germania, spiegano dalla galleria. L’incontro fu descritto dallo scrittore americano David Galloway come avente “tutta l’aura cerimoniale di due papi rivali che si incontrano ad Avignone”. La coppia si incontrò in diverse altre occasioni quell’anno. L’artista tedesco venne portato nello studio di Warhol per farsi ritrarre, arrivando nello stesso momento in cui Georgia O’Keeffe veniva fotografata. Warhol usò la sua Polaroid Big Shot per catturare l’immagine ormai iconica di Beuys vestito con il suo caratteristico cappello di feltro e gilet da pesca, che divenne l’immagine originale per la serie di ritratti serigrafati realizzati tra il 1980 e il 1986».

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Mostre che aprono

«Manar Abu Dhabi» è un’iniziativa di arte pubblica con 35 nuove commissioni e sculture luminose site specific, proiezioni e opere d’arte immersive. Tra queste «Self Similar», dell’artista americano Jim Denevan, è una monumentale quanto effimera opera di Land art scolpita nella sabbia dove la città incontra il deserto, a occupare un’ampia porzione dell’isola di Fahid. L’installazione, visibile fino al 30 gennaio, si estende per quasi un chilometro quadrato ed è composta da 10 anelli concentrici con 448 piramidi che formano un intricato disegno a mandala. Nata da un cerchio tracciato sulla sabbia con un bastone, l’opera d’arte mira a bilanciare grandezza e transitorietà, mostrando la dualità della sua natura monumentale e temporanea allo stesso tempo. I visitatori sono invitati a interagire in modo attivo con l’installazione. Due punti di osservazione possono essere raggiunti per offrire una vista panoramica, per osservare dall’alto l’intera opera nella sua composizione geometrica e il paesaggio naturale circostante, nella sua connessione con la natura. 


 

Redazione, 29 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata