VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Il «Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi».
- 02 La tutela del diritto d’autore su uno stile artistico.
- 03 A Roma ritrovato un ritratto su vetro della Dea Roma.
- 04 A New York un «fagiolo» di Anish Kapoor nuovo di zecca.
- 05 Rinviata un’asta di oggetti provenienti da Chandigarh, la città di Le Corbusier.
- 06 Alla Triennale un seminario su fotografia, arte e architettura.
- 07 Gli antichi Vichinghi erano zoofili: viaggiavano con i loro animali.
- 08 Salute e benessere nei musei in un convegno virtuale.
- 09 Le nuove prospettive dell’Institut du Monde Arabe.
- 10 Intanto ai vertici dell’Ima concorrono due pretendenti.
- 11 Marina Abramovic protagonista di due documentari.
- 12 L’imbalsamazione nell’antico Egitto, un’arte complessa.
- 13 Sotheby’s International Realty vende l’appartamento newyorkese della scrittrice Joan Didion.
- 14 Eventi che aprono Arte Fiera a Bologna.
- 15 Addii Giovanni Carbonara.
Il «Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi».
È attiva da oggi 3 febbraio la nuova piattaforma del «Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi», una mappatura dell’architettura contemporanea del nostro Paese, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e realizzata mediante un’accurata attività di selezione e schedatura di edifici e aree urbane significativi, con l’obiettivo di promuoverne la conoscenza e la valorizzazione. [Agenziacult]
La tutela del diritto d’autore su uno stile artistico.
Lo scorso agosto l’artista statunitense Deborah Roberts, nota a livello internazionale per i suoi collage a tecnica mista raffiguranti bambini neri, ha intentato una causa per violazione del copyright contro l’artista Lynthia Edwards, il suo gallerista Richard Beavers e la sua galleria di Brooklyn. Gli avvocati di Roberts sostengono che Edwards abbia consapevolmente creato opere «sostanzialmente e confondibilmente simili» a quelle della loro cliente e che, grazie alle vendite con la galleria Richard Beavers, abbia tratto profitto dalla presunta violazione. La parte avversa ribatte sostenendo che le rivendicazioni di Roberts si basano su generiche somiglianze stilistiche. Inoltre, afferma Maaren Shah, avvocato di Beavers e di Edwards, «non ci sono precedenti di tutela del diritto d’autore su uno stile artistico, tanto meno su uno come il collage, che ha una storia così lunga e ricca». [Claire Voon]
A Roma ritrovato un ritratto su vetro della Dea Roma.
Dagli scavi per la metropolitana della Capitale è riemerso un prezioso reperto del IV secolo d.C., un ritratto su vetro dorato della Dea Roma con la lancia e l’elmo. Per gli archeologi al lavoro assieme ai tecnici a Porta Metronia, il reperto, forse il fondo di una grande coppa, costituisce un unicum: «Già un vetro dorato è un reperto molto raro, commenta l’archeologa Simona Morretta, ma questo riemerso non ha alcun paragone allo stato attuale degli studi. Non si era mai trovato un vetro dorato con la personificazione della città di Roma». Nell’immagine, a foglia d’oro chiusa da due strati di vetro, si notano i finissimi capelli e la preziosa veste della dea. Alla fine dei lavori per la metro C, previsti per ottobre 2024, aprirà al pubblico anche la stazione museo di Porta Metronia con i tesori riemersi dagli scavi. [Tina Lepri]
A New York un «fagiolo» di Anish Kapoor nuovo di zecca.
Ha visto finalmente la luce una grande scultura sinuosa e riflettente di Anish Kapoor, già commissionata nel 2008 per un angolo di Lower Manhattan, rimandata poi per la crisi finanziaria di quell’anno e successivamente per il Covid. L’opera visibile ora a Tribeca, all’angolo tra Church e Leonard Stree, che presenta somiglianze formali con la scultura «Cloud Gate» (2006) che Kapoor ha realizzato per Chicago è alta quasi 6 metri e sarebbe costata tra gli 8 e i 10 milioni di dollari. Non ha ancora un titolo, ma è già nota come «il fagiolo». [Benjamin Sutton]
Rinviata un’asta di oggetti provenienti da Chandigarh, la città di Le Corbusier.
Una vendita in Francia di oltre 40 oggetti provenienti dalla città indiana di Chandigarh è stata rinviata a causa di un’indagine di polizia. L’asta avrebbe dovuto svolgersi il 29 gennaio a cura della società Osenat di Fontainebleau, nell’Hotel des Ventes du Château a Versailles. Un portavoce della compagnia ha confermato che la vendita «è sospesa e rinviata, quindi non è cancellata», ma non ha potuto fornire ulteriori dettagli. Tra gli oggetti in offerta figurano mobili disegnati da Le Corbusier e dal cugino Pierre Jeanneret, entrambi incaricati della progettazione della città indiana all’inizio degli anni ’50 e uniti da una visione utopica per «una nuova capitale del Punjab». Negli ultimi dieci anni sono aumentate le segnalazioni di furti di oggetti d’arredo del Patrimonio culturale dagli edifici della città indiana. Nel frattempo, nel 2016, la città e il suo complesso monumentale hanno ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità Unesco insieme all’intero corpus di opere architettoniche e urbanistiche di Le Corbusier. [Riah Pryor]
Alla Triennale un seminario su fotografia, arte e architettura.
Il 4 febbraio, dalle 17 alle 19, Triennale Milano presenta un seminario aperto al pubblico sulle relazioni tra fotografia, arte, architettura e spazio pubblico. Nell’ambito della Call Fotografia Spazio Aperto, dedicata a fotografi e architetti per approfondire gli spazi pubblici, l’incontro esplora il rapporto tra architettura e fotografia, con interventi di Nina Bassoli, curatrice Architettura, Rigenerazione urbana, Città, Triennale Milano; Lorenza Bravetta, curatrice Fotografia, cinema e new media, Triennale Milano; Matteo Balduzzi, curatore Museo di Fotografia Contemporanea; Arianna Catania, direttrice Gibellina Photoroad/open air & site-specific festival; Enzo Fiammetta, direttore Museo delle Trame Mediterranee, Fondazione Orestiadi; Claudia Mainardi, co-founder Fosbury Architecture. Con l’occasione, sarà presentata l'installazione dei due vincitori della call, Luca Massaro (fotografo) e Anna Merci (architetto), che hanno lavorato insieme in residenza a Gibellina (Tp). [Redazione]
Gli antichi Vichinghi erano zoofili: viaggiavano con i loro animali.
Cani, maiali, cavalli: i Vichinghi caricavano gli animali a bordo delle loro navi prima di attraversare il Mare del Nord in cerca di ricchezza e fama. Pare lo abbia fatto anche il Grande esercito pagano, che devastò e conquistò gran parte dell’Inghilterra alla fine del IX secolo. Gli archeologi dell’Università di Durham hanno trovato in un cimitero di Heath Wood (Derbyshire) la prima prova scientifica che suggerisce che i sanguinari guerrieri scandinavi viaggiavano con i loro animali domestici. Gli scavi nel sito hanno portato alla luce i resti di un uomo adulto e di uno più giovane, di un cane, di un cavallo e probabilmente di un maiale, tutti animali presumibimente provenienti dalla Norvegia o dalla Svezia centro-settentrionale. [Redazione]
Salute e benessere nei musei in un convegno virtuale.
Il convegno virtuale «Museums Health and Wellbeing», organizzato da Museum Next per il 6 e 7 febbraio, intende fare il punto sui progetti di benessere e salute nei musei internazionali. Si parlerà di salute fisica e mentale attraverso la presentazione di studi e ricerche, tra cui spicca quella dell’Università di Oxford sulla salute mentale degli adolescenti. La prevenzione di alcune malattie come le demenze sarà al centro dei casi studio del Beamish Museum in Gran Bretagna e dei progetti realizzati in Australia. L’utilizzo della mindfulness e di altre tecniche di rilassamento saranno il focus degli interventi del Museo di Singapore, di ArtFlow in Australia, e del Getty Museum. Si parlerà di arte terapia e di progetti nati per evitare l’isolamento sociale. Verranno presentati programmi per ridurre lo stress nei medici come Arts in Medicine, a New York. Ci saranno focus sull’impatto del digitale sul benessere delle persone e su come sviluppare l’intelligenza emotiva nei lavoratori dei musei. [Marcella Pralormo]
Le nuove prospettive dell’Institut du Monde Arabe.
Grazie a un’ingente donazione da parte della coppia franco-libanese Claude e France Lemand, l’Institut du Monde Arabe (Ima) diventa il principale museo di arte araba moderna e contemporanea del mondo occidentale. Completamente riprogettata sotto la guida di Nathalie Bondil, l’istituzione francese ha colto l’occasione per riorganizzare i suoi spazi e ripensare completamente i criteri scientifici alla base delle sue gallerie espositive. [Redazione]
Intanto ai vertici dell’Ima concorrono due pretendenti.
Jack Lang, politico francese, già ministro della Cultura e poi ministro dell’Istruzione, da dieci anni (con due riconferme al suo attivo) è presidente dell’Institut du Monde Arabe («il Beaubourg dei Paesi arabi», come dicono gli addetti ai lavori). Ora, all’età di 83 anni, è candidato a un quarto mandato, perché il suo attuale contratto scadrà all’inizio di marzo. Ma Jean-Yves Le Drian, ex ministro degli Esteri di Emmanuel Macron e ministro della Difesa di François Hollande, ha mostrato grande interesse per la carica. E il presidente Macron non l’ha scoraggiato. [Redazione]
Marina Abramovic protagonista di due documentari.
L’artista serba è il soggetto di due docufilm, uno incentrato sulla sua collaborazione con Bob Wilson, realizzato nel 2012 da Giada Colagrande e ora disponibile su Netflix («Bob Wilson’s Life and Death of Marina Abramovic»); l’altro, opera del 2019 di Andreas Gräfenstein, è in francese ed è disponibile su Arte.tv («Marina Abramovic, l’art de l’écoute»). [Le Monde]
L’imbalsamazione nell’antico Egitto, un’arte complessa.
L’antica arte egizia di mummificare i morti era molto più complessa di quanto si pensasse: implicava la preparazione di sofisticati intrugli che richiedevano una profonda conoscenza della chimica e di oli e balsami importati da tutto il mondo conosciuto, a volte anche dalle giungle del Sud-est asiatico, come dimostra un nuovo studio, pubblicato su «Nature», che ha analizzato i residui dei recipienti di ceramica trovati in un laboratorio specializzato di 2.600 anni fa nella necropoli di Saqqara, a sud del Cairo. [haaretz.com]
Sotheby’s International Realty vende l’appartamento newyorkese della scrittrice Joan Didion.
Dopo la dispersione all’asta lo scorso novembre di cimeli e oggetti della scrittrice e giornalista americana Joan Didion, rimaneva la sua residenza nell’Upper East Side, dove ha vissuto per oltre 30 anni. Il 27 gennaio lo spazioso appartamento è stato messo in vendita da Sotheby’s International Realty. Situato in uno dei quartieri residenziali più prestigiosi di New York, l’immobile ha un prezzo di 7,5 milioni di dollari. [Redazione]
Eventi che aprono Arte Fiera a Bologna.
Dal 3 al 5 febbraio la 46ma edizione di Arte Fiera torna sotto la direzione artistica, per il quarto anno consecutivo, di Simone Menegoi, coinvolgendo il collezionista Enea Righi nel ruolo di managing director e Giangavino Pazzola, già curatore di Camera Centro Italiano per la Fotografia a Torino, quale nuovo curatore di «Fotografia e immagini in movimento». [Redazione]
Addii Giovanni Carbonara.
È scomparso il primo febbraio, all’età di 80 anni, l’architetto Giovanni Carbonara. Era professore emerito all’Università «La Sapienza» di Roma, nella quale aveva diretto la Scuola di Specializzazione in beni architettonici e del paesaggio e aveva coordinato il Dottorato di ricerca in Conservazione dei beni architettonici nella Facoltà di Architettura. Nella città dell’Aquila, dopo il terremoto del 2009, aveva fatto parte della squadra di professionisti che si occupò del restauro della Basilica. [Redazione]