MARTEDÌ 4 FEBBRAIO 2025
NOTIZIE IN BREVE | 10 NOTIZIE
- 01 Il Mann di Napoli si amplia con un nuovo scalone e il raddoppio degli spazi espositivi
- 02 Recuperati dai Carabinieri tornano alla Città Metropolitana di Napoli due opere ottocentesche
- 03 Restaurata la chiesa di San Giuseppe a Burgio
- 04 Evacuate 80 persone che vivono sotto i contrafforti del Castello di Amboise, a rischio crollo
- 05 Bonomi, presidente di Fiera Milano, sul «mercato della cultura»
- 06 «Elimar» non è di Vincent Van Gogh, dice uno specialista olandese
- 07 «Guanti bianchi» per il quinto capitolo della dispersione Karl Lagerfeld da Sotheby’s
- 08 60mila visitatori per Blake alla Reggia di Venaria
- 09 A Firenze una giornata di studio sui gessi di Lorenzo Bartolini e Vincenzo Vela
- 10 Addii • Enrique Valdivieso
Il Mann di Napoli si amplia con un nuovo scalone e il raddoppio degli spazi espositivi
Il Mann di Napoli entro la fine dell’anno si arricchirà di un’area con nuovi spazi espositivi. Il cantiere è già attivo: si procede nel «sottosuolo», negli spazi interrati del Mann con lavori di riqualificazione strutturale che li trasformeranno in ambienti per mostre temporanee, eventi, servizi igienici e depositi riorganizzati, anche per accogliere percorsi ad hoc di fruibilità. Tutti i percorsi in costruzione saranno collegati alle sale del «vecchio» Museo Archeologico Nazionale. I lavori sono finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20. Tra i principali interventi che valorizzeranno anche ambienti del museo mai aperti al pubblico, un nuovo scalone collocato nell’area orientale in prossimità dell’attuale ingresso consentirà il raccordo tra il piano terra e i nuovi spazi espositivi. Dal 5 febbraio, l’ingresso al Mann sarà spostato dall’attuale portone principale a quello dell’edificio antistante. I lavori del nuovo cantiere potranno essere seguiti tramite i canali social del Museo.
Recuperati dai Carabinieri tornano alla Città Metropolitana di Napoli due opere ottocentesche
Dopo lunghe ricerche e indagini due opere ottocentesche, «L’Oracolo di Delfo» di Camillo Miola e il «Ritratto di Vittorio Emanuele III» di Achille Talarico, sono state recuperate e sono finalmente tornate a Napoli. «L’Oracolo di Delfo», un olio su tela del 1880, era stato acquisito dalla Provincia di Napoli nel 1881 e poi esportato illecitamente nel secondo dopoguerra. L’opera era stata esposta al Getty Museum di Los Angeles, dove non era stata riconosciuta come parte del patrimonio italiano inalienabile, appartenente alla Città Metropolitana di Napoli. «Il recupero è stato possibile grazie a un intenso lavoro investigativo. La presenza del dipinto sulla copertina del rapporto annuale 2023 del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ci rende particolarmente orgogliosi», ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi durante la cerimonia. Parallelamente, il «Ritratto di Vittorio Emanuele III», realizzato da Talarico nel 1902, è stato localizzato in Italia dal Nucleo Tpc di Napoli.
Restaurata la chiesa di San Giuseppe a Burgio
È stata restaurata la chiesa di San Giuseppe a Burgio (Ag), nel Parco dei Monti Sicani, costruita nel 1623 ad impianto rettangolare: un’unica navata decorata da opere barocche e rococò, con un’icona bizantina e un crocifisso ligneo del XII secolo. Il nome Burgio deriva dal greco «pyrgos», ossia «torre, fortezza»: il probabile riferimento a un’antica struttura medievale è riemerso dalle indagini sul campanile trasformato nei secoli. Al Muceb, ricco Museo della Ceramica di Burgio, borgo famoso fin dal 1200 per questa produzione che coinvolgeva le maestranze della vicina Sciacca, sono esposte parti delle fantasiose maioliche dipinte che ancora oggi decorano porzioni del campanile della Chiesa di San Giuseppe.
Evacuate 80 persone che vivono sotto i contrafforti del Castello di Amboise, a rischio crollo
Un pezzo di storia della città francese di Amboise minaccia di crollare. Dal 31 gennaio scorso, un’ottantina di persone che abitano ai piedi del celebre Castello sono state evacuate dalla Polizia municipale per delle crepe comparse nel contrafforte sud-est del maniero. «Alcuni strumenti di misurazione hanno rilevato un movimento di terreno a livello del contrafforte sud-est, ha dichiarato Samuel Buchwalder, dell’ufficio comunicazione del Castello reale di Amboise. L’architetto-capo del monumento ha dunque immediatamente avvisato il Municipio che ha emesso un’ordinanza». Da alcuni anni il monumento è sotto monitoraggio, ma negli ultimi tempi le sue condizioni sono andate incontro a un peggioramento. «Colpevoli» della situazione, a sentire gli esperti, le forti piogge di gennaio, in seguito alle quali le pareti di contrafforte si sono verosimilmente gonfiate d’acqua.
Bonomi, presidente di Fiera Milano, sul «mercato della cultura»
Il presidente di Fiera Milano (ed ex presidente di Confindustria) Carlo Bonomi, durante la presentazione di Miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea a Milano dal 4 al 6 aprile 2025, ha detto che «in base alla direttiva Ue già recepita da Francia e Germania, anche in Italia, ricca di 5mila siti culturali e 53 siti Unesco, occorre abbassare l’Iva sulla culturali per liberare importanti energie». La Francia ha ridotto l’Iva sui beni culturali al 5%, la Germania al 7%, mentre l’Italia è ancora al 22%. I dati su questo settore nel mondo, ha proseguito Bonomi, rivelano un valore di 5 miliardi di dollari, un fatto di vitale importanza. «Se i nostri operatori economici avranno ancora l’Iva al 22%, verremo spiazzati. È necessaria una riflessione per essere competitivi, per promuovere cultura ragionando con i nostri competitor».
«Elimar» non è di Vincent Van Gogh, dice uno specialista olandese
Alcuni esperti d’arte hanno messo in dubbio l’ipotesi circolata nei giorni scorsi che un dipinto raffigurante un pescatore recentemente trovato in un déballage sarebbe un’opera di Van Gogh ritenuta perduta. In una circostanziata relazione, il newyorkese Lmi Group International aveva dichiarato che la sua indagine aveva svelato le evidenze necessarie per identificare l’opera come autografa dell’artista. Wouter van der Veen, studioso specialista del maestro olandese, già nel team del Van Gogh Museum di Amsterdam, ha dichiarato agli organi di stampa che non ritiene che l’opera d’arte, intitolata «Elimar» e datata dall’Lmi Group al 1889, l’anno precedente quello della morte di Van Gogh, sia autentica. «La tecnica pittorica e la scelta dei colori, ha detto van der Veen, sono molto diverse da quelle di Van Gogh. Le linee, i colpi di pennello, l’impasto, tutto è molto diverso».
«Guanti bianchi» per il quinto capitolo della dispersione Karl Lagerfeld da Sotheby’s
A Parigi da Sotheby’s il 3 febbraio si è concluso il quinto «capitolo» della vendita della collezione personale di Karl Lagerfeld, che ha fruttato in totale 1.112.940 euro. L’entusiasmo mondiale per l'eredità di questa icona della moda ha spinto il risultato finale a quasi dieci volte la stima massima, con il 100% dei lotti venduti. Questa quinta vendita ha offerto una visione completa del mondo intimo e dei gusti eclettici di Karl Lagerfeld, attraverso gli oggetti provenienti dalle sue residenze. Con oltre 700 partecipanti e quasi 5mila offerte, i disegni, gli schizzi, gli effetti personali e gli abiti del leggendario stilista hanno suscitato un interesse eccezionale, con moltiplicazioni delle stime (la più alta di queste, per uno dei lotti, è stata di 80 volte).
60mila visitatori per Blake alla Reggia di Venaria
Sono stati quasi 60mila i visitatori della mostra «Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno», che si è chiusa alla Reggia di Venaria dopo 83 giorni. La mostra ha rappresentato la più importante monografica realizzata in Italia dedicata all’artista inglese. Organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con la collaborazione della Tate Uk, e allestita al secondo piano delle Sale delle Arti, dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio l’esposizione ha presentato oltre 100 opere di Blake e di artisti che furono per lui di ispirazione, provenienti dalla collezione del museo inglese.
A Firenze una giornata di studio sui gessi di Lorenzo Bartolini e Vincenzo Vela
Il 10 febbraio la Galleria dell’Accademia di Firenze ospiterà una giornata di studio dedicata ai modelli in gesso di Lorenzo Bartolini e Vincenzo Vela. L’evento, intitolato «Oltre il gesso. Lo studio dei modelli di Lorenzo Bartolini e Vincenzo Vela», è organizzato dalla Galleria dell’Accademia di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato (Sabap-Fi), la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di Mendrisio (Supsi) e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. La giornata di studio sarà un’occasione per esplorare, tramite un confronto diretto, la varietà di tecniche e materiali utilizzati per la creazione di modelli in gesso e per avviare una migliore comprensione del ruolo del modello nel lavoro di questi due artisti.
Addii • Enrique Valdivieso
Lo storico dell’arte spagnolo Enrique Valdivieso, specialista di pittura spagnola del «Siglo de Oro» e massimo esperto dell’opera di Bartolomé Esteban Murillo, è scomparso insieme alla moglie Carmen a causa di un incendio scoppiato il 2 febbraio nella loro casa di Siviglia. Nato a Valladolid nel 1943, professore emerito dell’ateneo sivigliano, dove per 40 anni aveva insegnato Storia dell’arte, Valdivieso nel 2011 aveva pubblicato l’ultimo catalogo ragionato dei dipinti di Murillo (1617-82), pittore del quale aveva curato numerose mostre. A lui si devono anche monografie su Juan de Valdés Real e Francisco de Zurbarán. La sua profonda conoscenza della scuola sivigliana aveva alimentato la ricerca delle opere d’arte sottratte nel 1810 da un militare di Napoleone in chiese e abitazioni sivigliane. Un’indagine poi estesasi ad altri momenti storici, fino alla Guerra Civile, grazie alla quale Valdivieso aveva individuato circa 300 dipinti realizzati nella città andalusa tra Cinque e Settecento, ora dispersi tra musei e collezioni internazionali. Gli esiti sono confluiti nel volume Recuperación visual del patrimonio perdido. Conjuntos desaparecidos de la pintura sevillana de los Siglos de Oro.