Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliIstituita nel 1982 dall’Icomos (International Council on Monuments and Sites), l’organizzazione internazionale non governativa che, con i suoi 10mila membri professionali fornisce consulenza al Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco su conservazione, protezione e valorizzazione dei siti tutelati, il 18 aprile è la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti (Idms). Il tema quest’anno è «I cambiamenti del patrimonio», in linea con l’obiettivo strategico del Piano Scientifico Triennale 2021-24 dell’Icomos, nonché con la risoluzione Icomos 2020 sugli approcci al patrimonio culturale.
La call per partecipare e per le attività in programma è sul sito dell’ente. Proprio i «cambiamenti» sono tra le emergenze sottolineate nella nuova versione, dopo quelle del 1976 e 1999, della Carta internazionale dell’Icomos per il turismo culturale (adottata lo scorso novembre a Bangkok dall’Assemblea generale annuale), intitolata «Rafforzare la tutela del patrimonio culturale e la resilienza delle comunità attraverso una gestione responsabile e sostenibile del turismo».
In sintesi, questi i principi:
• porre la protezione e la conservazione del patrimonio culturale al centro della pianificazione e della gestione responsabile del turismo culturale;
• gestire il turismo nei siti del patrimonio culturale attraverso piani basati sul monitoraggio, sulla capacità di carico e su altri strumenti di pianificazione;
• accrescere la consapevolezza del pubblico e migliorare l’esperienza dei visitatori attraverso un’attenta interpretazione e presentazione del patrimonio culturale;
• riconoscere e rafforzare i diritti delle comunità, delle popolazioni indigene e dei tradizionali titolari favorendo il loro accesso e l’impegno nella governance partecipata dei beni comuni del patrimonio culturale e naturale utilizzati nel turismo;
• accrescere la consapevolezza e rafforzare la cosoperazione per la conservazione del patrimonio culturale tra tutti i soggetti coinvolti nel turismo;
• aumentare la resilienza delle comunità e del patrimonio culturale attraverso lo sviluppo delle capacità, la valutazione dei rischi, la pianificazione strategica de la gestione adattiva;
• integrare le misure di azione per il clima e per la sostenibilità nella gestione del turismo culturale e del patrimonio culturale.
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Il Partenone ad Atene
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