Image

«Gli amanti sul fiore», di Mario Sturani

Image

«Gli amanti sul fiore», di Mario Sturani

132 ceramiche Lenci: la collezione Ferrero alla Galleria Sabauda

Due coniugi donano ai Musei Reali di Torino le opere della fase più creativa della celebre manifattura, a firma di Sturani, Grande, Chessa, Vacchetti, Porcheddu e König Scavini

Alessandro Martini, Teresa Scarale

Leggi i suoi articoli

Il 23 giugno si inaugura, al terzo piano della Galleria Sabauda nei Musei Reali, la sezione permanente dedicata alla raccolta di ceramiche Lenci donata dai coniugi torinesi Giuseppe e Gabriella Ferrero, collezionisti in diversi ambiti, dall’arte antica a quella moderna e contemporanea. Si tratta di 132 ceramiche della storica manifattura torinese fondata nel 1919 e realizzate da 17 diversi artisti, tra cui Mario Sturani, Giovanni Grande, Gigi Chessa, Sandro Vacchetti, Giuseppe Porcheddu e Elena König Scavini.

Nota per la produzione di panni e bambole di pezza («pannolenci»), la Lenci è divenuta celebre anche per le variopinte ceramiche artistiche, frutto della creatività di un cenacolo di artisti riuniti intorno alla figura del fondatore Enrico Scavini e di sua moglie, la ceramista Helena König. Il nuovo allestimento, progettato da Loredana Iacopino e realizzato anche grazie al sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, è arricchito da una selezione di pitture e di sculture della collezione del Novecento della Galleria Sabauda, acquistate dallo Stato italiano tra il 1935 e il 1942. Tra le opere in mostra, quelle di artisti attivi anche per la manifattura Lenci, come Chessa, Da Milano, Deabate e Riva.

Come è nata la collezione?
Giuseppe Ferrero: Da una curiosità e da un’occasione. A metà anni ’80 io e mia moglie stavamo arredando la nuova casa. Alla ricerca di qualche bel pezzo decorativo, giravamo per i mercatini, soprattutto il Balôn a Torino. Ci piacevano le ceramiche piemontesi, ma non ne eravamo ancora esperti. Il salto di qualità come collezionisti avviene grazie all’incontro, all’inizio degli anni ’90, con il professor Giampaolo Fabris, possessore di circa 100 ceramiche Lenci, fra cui le prime prodotte. Entusiasti, io e mia moglie le acquistiamo. E iniziamo il nostro percorso. Di fondamentale supporto, il volume di Alfonso Panzetta Le ceramiche Lenci. 1928-1964. Catalogo generale dall’archivio storico della manifattura (Allemandi, Torino 1992; ristampa 2000).

Il vostro collezionare ha attraversato varie fasi.
Giuseppe: Sì, almeno tre. La prima aveva un carattere molto umano. Ci rapportavamo con mercanti, privati. Giravamo tanto: a Cherasco, Casale, Asti, sui Navigli a Milano. Con il nuovo millennio e l’avvento di internet lo spettro della nostra ricerca diventa globale. Il terzo capitolo si apre nel 2010, con l’esposizione a Palazzo Madama della nostra collezione: «Ceramica Lenci. Sculture d’arredo 1929-1936», a cura di Valerio Terraroli ed Enrica Pagella. I nostri pezzi erano il 60-70% della mostra. Il pubblico riconoscimento di tanto sforzo è stato l’incentivo ulteriore a terminare il reperimento delle ceramiche storiche, quelle più rare e preziose.

I vostri pezzi preferiti?
Gabriella Ferrero: «La scalata alle stelle» e «Le signorine», entrambe di Mario Sturani!
Giuseppe: «Don Chisciotte e Sancho Panza» di Giovanni Grande e «Gli amanti sul fiore» di Sturani.

Perché i Musei Reali?
Gabriella: In realtà ci erano arrivate proposte da altre città. Ma noi volevamo fare un dono alla nostra Torino e un omaggio alla sua vocazione turistica post industriale. Il vuoto fisico rimasto in casa lascia spazio alla serenità di un nobile atterraggio, giunto dopo trent'anni anni di lavoro.
Aggiunge la figlia, Paola Ferrero: Non è semplice privarsi di oggetti raccolti con tanta dedizione e studio. È un atto d’amore che i miei genitori compiono nei confronti di Torino adesso, senza rimandarlo a disposizioni testamentarie.
 

«Gli amanti sul fiore», di Mario Sturani

Alessandro Martini, Teresa Scarale, 21 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

132 ceramiche Lenci: la collezione Ferrero alla Galleria Sabauda | Alessandro Martini, Teresa Scarale

132 ceramiche Lenci: la collezione Ferrero alla Galleria Sabauda | Alessandro Martini, Teresa Scarale