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Redazione
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Sul sito internet del quotidiano francese «Le Monde» è stato pubblicato ieri, 27 ottobre, un articolo contenente una lettera aperta a sostegno della direttrice del Musée du Louvre, Laurence des Cars.
57 direttori di musei, membri del Bizot group (talvolta indicato come The International Group of Organizers of Major Exhibitions, il gruppo è stato fondato nel 1992 e prende il nome da Irène Bizot, prima direttrice dell’allora Réunion des musée nationaux), hanno scritto un testo di solidarietà a seguito del recente furto di gioielli che ha messo sotto i riflettori globali il museo parigino: «I musei non sono né bastioni né casseforti. Pur creando un ambiente sicuro per l’arte e il suo pubblico, la loro ragion d’essere risiede nella loro apertura e accessibilità».
Ciò che è successo al Louvre, si legge, ha un impatto sulla «missione più fondamentale», ovvero «condividere il patrimonio comune della nostra comunità con quante più persone possibili».
«Le nostre istituzioni non sono immuni alla brutalità del mondo. Oggi si trovano ad affrontare atti sempre più violenti. Quello che è successo al Louvre è una delle più grandi paure dei professionisti museali. Alcuni di noi lo hanno già sperimentato. Questi rischi gravano su ciascuna delle nostre istituzioni. Gravano su ogni opera d’arte dal momento in cui viene esposta», prosegue la lettera.
«I musei sono luoghi di trasmissione e meraviglia: offrono ai visitatori momenti di piacere e contemplazione. Ci permettono di imparare dal passato, illuminare il presente e instaurare un dialogo intimo con i capolavori che custodiscono. Ci permettono di vedere il mondo in modo diverso. Con questo furto, non solo il Louvre è stato attaccato, ma i musei stessi nella loro missione più fondamentale: condividere il patrimonio comune della nostra umanità con quante più persone possibile. Continueremo a portare avanti questa missione insieme, con passione e determinazione, al fianco del Museo del Louvre», conclude.
Tra i firmatari, figurano: Marion Ackermann, presidente della Stiftung Preußischer Kulturbesitz di Berlino; Stéphane Aquin, direttore generale del Montreal Museum of Fine Arts; Maria Balshaw, direttrice della Tate di Londra; Sophie Barthélémy, direttrice del Musée des Beaux-Arts de Bordeaux; Claire Bernardi, direttrice del Musée de l’Orangerie di Parigi; Francesca Cappelletti, direttrice generale della Galleria Borghese di Roma; Christophe Cherix, direttore del Museum of Modern Art di New York; Pierre-Olivier Costa, presidente del Musée des civilisations de l’Europe et de la Méditerranée di Marsiglia; Nicholas Cullinan, direttore del British Museum di Londra; Cécile Debray, presidente del Musée National Picasso di Parigi; Ann Demeester, direttrice della Kunsthaus Zürich; Taco Dibbits, direttore generale del Rijksmuseum di Amsterdam; Tony Ellwood, direttore della National Gallery of Victoria a Montreal; Miguel Falomir, direttore del Museo Nacional del Prado di Madrid; Kaywin Feldman, direttrice della National Gallery of Art di Washington; Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra; Jonathan Fine, direttore generale della Kunsthistorisches Museum di Vienna; Didier Fusillier, presidente del Grand Palais di Parigi; Bénédicte Gady, direttrice del Musée Nissim-de-Camondo di Parigi; Émilie Girard, presidente del Consiglio Internazionale dei Musei (Icom) in Francia; Émilie Gordenker, direttrice generale del Van Gogh Museum di Amsterdam; Michael Govan, director del LA County Museum of Art di Los Angeles; Fabrice Hergott, direttore del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; Maja Hoffmann, presidente della Fondation LUMA e della Fondation Vincent van Gogh di Arles; Max Hollein, direttore e direttore esecutivo del Metropolitan Museum of Art di New York; Tristram Hunt, direttore del Victoria & Albert Museum di Londra; Stephan Jost, direttore e direttore esecutivo dell’Art Gallery of Ontario di Toronto; Emmanuel Kasarhérou, presidente del Musée du quai Branly di Parigi; Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum di Tokyo; Alicja Knast, direttrice generale della National Gallery Prague; Marie-Christine Labourdette, presidente del Castello di Fontainebleau; Marie Lavandier, presidente del Centre des monuments nationaux di Francia; Laurent Le Bon, presidente del Centre Pompidou di Parigi; Annick Lemoine, direttrice del Petit Palais di Parigi; Christophe Leribault, presidente del Castello di Versailles; Sharon Lerner, direttrice del Museo de Arte de Lima in Perù: Sophie-Justine Lieber, direttrice generale de Musée des arts décoratifs; Yannick Lintz, presidente del Musée Guimet di Parigi; Sabyasachi Mukherjee, direttore generale del Museo Chhatrapati Shivaji Maharaj Vastu Sangrahalaya di Bombay, India; Suzanne Pagé, direttrice artistica della Fondation Louis Vuitton di Parigi; Gilles Pécout, presidente de la Bibliothèque National de France di Parigi; Adriano Pedrosa, direttore artistico del Museo de Arte de São Paulo; Timothy Potts, direttore del J. Paul Getty Museum di Los Angeles; Manuel Rabaté, direttore del Louvre Abu Dhabi; Suhanya Raffel, direttrice del museo M+ di Hong Kong; Sylvie Ramond, direttrice generale del complesso museale Mba-Mac Lyon e direttrice del Musée des Beaux-Arts di Lione; James Rondeau, direttore dell’Art Institute of Chicago; Antonio Saborit, direttore del Museo Nacional de Antropología di Città del Messico; Pepe Serra, direttore del Museo Nacional de Arte de Cataluña di Barcellona; Amélie Simier, direttrice del Musée Rodin di Parigi; Juliette Singer, direttrice del Palais des Beaux-Arts di Lille; Sasha Suda, direttrice del Philadelphia Museum of Art; Eugene Tan, direttore e presidente della National Gallery Singapore; Annabelle Ténèze, direttrice del Louvre-Lens; Gary Tinterow, direttore del Houston Museum of Fine Arts; Poul Erik Tøjner, direttore del Louisiana Museum of Modern Art in Danimarca; e Mariët Westermann, direttrice e direttrice esecutiva del Guggenheim Museums and Foundation di New York.
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