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Redazione
Leggi i suoi articoliDa questo mese i 50 musei di Fondazione Musei Senesi (Fms) sono presenti su Bloomberg Connects, la app digitale gratuita creata da Bloomberg Philantropies per rendere l’arte e l’offerta delle istituzioni culturali mondiali più accessibili. Fms diventa, così, il primo sistema museale italiano a unirsi alla app globale, coinvolgendo tutti i suoi musei distribuiti sul territorio senese, uniti in un unico spazio digitale innovativo, già adottato da importanti istituzioni del mondo. Le schede dell’app-guida, personalizzate, raccontano la storia e i luoghi attraverso focus specifici sulle collezioni e i capolavori; includono mappe interattive dei musei, i commenti di curatori e direttori, e contenuti digitali creati appositamente per la piattaforma e utilizzabili sia per la visita in presenza che da remoto.
Bloomberg Connects, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, consente agli utenti di accedere direttamente dai loro dispositivi mobili a collezioni di giardini botanici, siti storici, spazi per le arti performative, biblioteche, parchi e musei di rilievo internazionale. Di facile uso e disponibile in oltre 40 lingue grazie a Google Translate, la piattaforma connette oltre 1.000 partner in 37 Paesi, con più di 5 milioni di utenti.
«La nostra adesione a Bloomberg Connects, afferma Alessandro Ricceri, presidente di Fms, conferma l’impegno della Fondazione verso la digitalizzazione e l’innovazione, per garantire un accesso più ampio e inclusivo al patrimonio culturale del territorio. Questa iniziativa, inoltre, mira a rafforzare la nostra presenza a livello nazionale e internazionale, posizionando i musei di Fms accanto alle principali istituzioni culturali mondiali».
«Lavorare insieme al team di Bloomberg Connects, aggiunge Carolina Taddei, coordinatrice di Fms, è stata un’esperienza di grande valore che ci ha permesso di aggiornare i contenuti esistenti e crearne di nuovi per valorizzare al meglio i nostri musei e le loro collezioni. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza la dedizione del nostro staff e il contributo prezioso di direttori, curatori e operatori museali, molti dei quali hanno prestato la loro voce per raccontare in prima persona storie, curiosità e approfondimenti oggi disponibili sulla app».
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