Daniela Vartolo
Leggi i suoi articoli«Un progetto sempre in crescita con un’affluenza selezionata e maggior interesse verso l’acquisto»: così il gallerista Paolo Maria Deanesi descriveva l’undicesima edizione di ArtVerona, svoltasi dal 16 al 19 ottobre, in uno stand con foto tratte da alcuni video di Armando Lulaj (140x200) a 17mila euro e alcune opere di Luca Pianella (grafite su carta) vendute a 1.600 euro.
«L’ottima organizzazione e una valida politica di acquisizioni» sono i punti di forza che offre questa fiera: così la pensa Giorgia Lucchi di Boccanera Gallery; nel suo stand si manifestava un forte interesse per un olio su tela del 2011 di Nebojsa Despotovic intitolato «Domus» (5mila euro) e per un suo collage del 2013 (5.300 euro), e risultava venduta una foto del duo Drifters, «Ciò che ci attrae ci rivela» a 1.700 euro.
Di forte impatto emotivo l’installazione di Medhat Shafik nell’area «King Kong», dov’erano esposte opere di grande formato, proposta da Marcorossi Artecontemporanea, che vendeva alcuni disegni di Valerio Berruti sulle pagine del libro «The wind in the willow» a 2mila euro l’uno; le foto del norvegese Rune Gunerriussen, di grande formato, erano invece proposte a 12-13mila euro.
Trattative in corso presso la Galleria dello Scudo per due carte di Spagnulo (15mila euro) e conclusa la vendita di «Vidardo 3» (155x125, tecnica mista su carta, 2006) di Giovanni Frangi a 12mila euro.
Destavano forte interesse gli «Armonici» di Antonella Zazzera (dai 6.500 agli 8mila euro) e le opere di H.J. Runggaldier del 2015 in tre dimensioni con bronzo o legno di noce su plexiglass (dai 5.800 ai 17mila euro) da Antonella Cattani, che vendeva un’opera del 2015 (gomma su telaio) di Julia Bornefeld a 2.900 euro.
Boxart proponeva una scultura di Mastrovito, «Dreamers» del 2015, a 25mila euro e il nuovo ciclo sui migranti di Liu Bolin a 15mila euro.
Buoni gli affari per Artericambi: due video di Andrea Galvani venduti a 11mila euro l’uno e l’opera «After Szeemann» (2014), aspirapolvere Folletto (con cui l’artista Giovanni Morbin ha ripulito l’appartamento del celebre curatore svizzero) a 10mila euro.
Nello spazio dello Studio d’Arte Raffaelli veniva ceduto un bronzo di Donald Baechler, «Flower» del 2007, a 55mila euro. Molto afflusso, nello stesso stand, intorno all’installazione di Laurina Paperina «The Pape Prophecies» (10mila euro) che offriva alla cifra di 2 euro una pallina dotata di profezia. ArtVerona centrava il suo obiettivo, con un incremento del 10% di visitatori, del 20% di collezionisti, del 10% degli espositori e un piano di acquisizioni cresciuto del 50%.
Come affermava il direttore artistico Andrea Bruciati, «la promozione del sistema dell’arte italiano resta il nostro principale focus, come l’impegno per una sempre maggiore selezione dei partecipanti e delle proposte nel segno della ricerca e della sperimentazione».
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Continua l’irresistibile crescita di ArtVerona, giovane e italiana