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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliSono oltre 170 gli espositori che dal 24 al 27 aprile si ritroveranno al Navy Pier per l’edizione 2025 di Expo Chicago. A balzare all’occhio, e non potrebbe essere altrimenti, è il contingente di 20 gallerie sudcoreane. Non certo un caso, ma il frutto della partnership che la fiera ha stipulato con la Galleries Association of Korea (Gaok), ente supportato direttamente dal Ministero della cultura, dello sport e del turismo della Corea del Sud.
Un accordo facilitato dall’ingresso di Expo Chicago nell’orbita di Frieze, la quale tiene regolarmente uno dei suoi appuntamenti fieristici a Seul, in concomitanza con Kiaf Seoul, fiera organizzata proprio da Gaok. Tra i protagonisti di questa edizione ci sono Gallery Baton, Bhak, Gallery Joeun, Lee & Bae e One and J. Gallery. «Non vediamo l’ora di presentare una selezione trasversale di artisti ed espositori, ha affermato in una dichiarazione il direttore esecutivo di Frieze, Kristell Chadé, esplorando al contempo come la contaminazione tra le nostre fiere possa aggiungere valore a ciascuna, promuovendo nuove connessioni e opportunità tra le Regioni».
Complessivamente, sono più di 50 gli espositori che debutteranno in fiera. Tra questi, per fare alcuni nomi, Lehmann Maupin, Pippy Houldsworth Gallery, Two Palms e ILY2. Non mancano anche importanti ritorni e conferme, soprattutto tra le gallerie blue chip, come quelli di Almeida & Dale, Document, Monique Meloche, David Nolan Gallery, Nara Roesler, Michael Rosenfeld Gallery, Ryan Lee Gallery, Southern Guild e Yares Art. Tutte inserite in Galleries, la sezione principale della fiera. Alla quale si aggiungono Profile (dove gallerie affermate presentano solo show), Special Exhibitions e Editions + Books. Così come Exposure, organizzata da Rosario Güiraldes, curatore del Walker Art Center di Minneapolis, e incentrata sulle gallerie aperte da meno di 10 anni e che propongano in fiera stand dedicati a uno o due artisti al massimo. Tra loro ci sono April April, Mitre, Megan Mulrooney, Gratin e Ochi. Toccherà invece a Lauren Haynes, curatrice capo di Governor Island Arts, dirigere un nuovo progetto della fiera, Contrast, che coinvolgerà quattro stand della sezione principale: Gray, Jenkins Johnson Gallery, The Melrose Gallery e Pippy Houldsworth Gallery. Infine, Jessica S. Hong, curatrice capo del Kemper Museum of Contemporary Art di Kansas City, si occuperà di In/Situ, l’iniziativa che dissemina opere di grandi dimensioni lungo tutta la fiera. Il riposizionamento a livello internazionale di Expo Chicago procede spedito.