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Stills of Peace I, La famiglia di Stella Mandra Stella Cerrone © Fondazione ARIA

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Stills of Peace I, La famiglia di Stella Mandra Stella Cerrone © Fondazione ARIA

ARIA, la Fondazione dove l’impresa respira l’arte

Giovanna Dello Iacono racconta storia, progetti e obiettivi di 14 anni di attività, che hanno fatto dell’istituzione abruzzese un centro culturale e un hub di innovazione per imprenditori, con il timone puntato al futuro dei giovani e del pianeta

Nicola Zanella

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Sono un centinaio i soci che compongono la Fondazione ARIA (Fondazione Industriale Adriatica) e tra loro tanti imprenditori. Numerosissimi i progetti sviluppati in 14 anni di attività e molti di essi rappresentano un dialogo costruttivo tra imprese e cultura. La guida artistica è affidata a Giovanna Dello Iacono, sociologa di formazione e comunicatrice di professione; è lei a raccontarci il dietro le quinte delle fondazione che rappresenta un modello di come il connubio arte e impresa possa essere un volano di sviluppo territoriale.

Cara Giovanna ci racconta di Fondazione ARIA?
ARIA – Fondazione Industriale Adriatica nasce nel 2011 come centro culturale e hub di innovazione per imprenditori, figure chiave nel progresso sociale e nello sviluppo territoriale. Promuove iniziative culturali e artistiche in collaborazione con enti pubblici, privati e istituzioni internazionali. Valorizzando il patrimonio umano, storico e ambientale dell’Abruzzo, Fondazione ARIA rappresenta un modello di sinergia tra impresa e cultura, contribuendo allo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso l’arte contemporanea.

Ci dia qualche numeri chiave che sintetizzi la vostra storia e attività (2011-2025)
100 soci.
Più di 300 artisti ospitati.
Più di 60 mostre prodotte (con oltre 40 curatori).
Più di 300 eventi culturali organizzati.

Stills of Peace V, Alberto Di Fabio © Fondazione ARIA

Stills of Peace VI, 600 Samin Kamal Beik © Fondazione ARIA

Che cos’è il ciclo di incontri annuali «Start Your Collection» e quale obiettivo si prefigge?
«Start Your Collection» è un progetto ideato nel 2019 per avvicinare i soci al mercato dell’arte, fornendo strumenti pratici per comprendere le dinamiche del settore, effettuare il primo acquisto, costruire una collezione d’arte contemporanea (privata o corporate). La quarta edizione esplora il binomio Arte & Impresa, tema centrale per ARIA fin dalla sua nascita nel 2011. L’obiettivo è di presentare best practice per ispirare le Piccole Medie Imprese, mostrando come l’arte possa essere una leva strategica per la comunicazione aziendale, la sostenibilità culturale e sociale e la valorizzazione del territorio. Il format consiste in 2 giornate di incontri con 9 relatori esperti, che affrontano i temi chiave del settore. Un’opportunità unica che permette a imprenditori e appassionati di scoprire come l’arte possa diventare parte integrante della strategia aziendale.

 Come valuta il tessuto artistico e industriale dell’Abruzzo e la loro connessione?
Il connubio tra arte e industria in Abruzzo può funzionare perché oggi, queste due anime stanno imparando a collaborare. Alcune imprese abruzzesi iniziano a investire in musei, fondazioni, mostre, collezioni e progetti culturali. Non è solo mecenatismo, ma un modo per valorizzare il territorio e distinguersi. Si crea un circolo virtuoso: più cultura c’è, più il territorio diventa attraente; più il territorio cresce, più opportunità ci sono per artisti e imprese. La Fondazione ARIA in questo processo svolge un ruolo di collante, coinvolgendo imprenditori in progetti artistici e accompagnando gli artisti nel dialogo con il mondo produttivo.

 Qualche iniziativa futura di Fondazione ARIA? 
Il prossimo progetto in programma dal 5 luglio al 7 settembre è la dodicesima edizione della rassegna «Stills of Peace and Everyday Life» che sin dalla sua origine esplora le connessioni culturali e artistiche tra due nazioni apparentemente distanti, ma unite da un desiderio comune di scoprire e comprendere le dinamiche del presente. Il Paese ospite, sempre in dialogo con l’Italia, sarà la Colombia e il tema d’indagine il futuro, inteso come promessa per alimentare la fiducia e la motivazione delle nuove generazioni e invitarle a guardare con rinnovato ottimismo e determinazione al loro avvenire in stretto collegamento con la salvaguardia delle risorse vitali del pianeta. L’idea centrale del progetto è considerare la Colombia simbolo universale della biodiversità da tutelare, da qui il titolo di «Global Future» per rivendicare il diritto di tutti di avere un futuro. Non un futuro astratto, ma concreto, soprattutto per i giovani che devono affrontare cambiamenti climatici, disuguaglianze e paure. La Colombia, con la sua incredibile biodiversità e storia complessa, diventa il simbolo perfetto di questa riflessione.

 Un appello agli imprenditori abruzzesi perché investano in arte.
Nei prossimi mesi continueremo il nostro appello agli imprenditori abruzzesi, e non solo, spronandoli a sostenere l’arte e la cultura per valorizzare il nostro territorio, attrarre turismo di qualità, contribuire allo sviluppo sostenibile della comunità, entrare in circuiti nazionali e internazionali d’eccellenza e, soprattutto, dare nuove opportunità ai giovani talenti. Siamo certi che il binomio Arte & Impresa non sia solo un trend del momento, ma che rappresenti l’inizio di un nuovo Rinascimento.

 

 

 

Giovanna Dello Iacono

Nicola Zanella, 28 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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