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Rosalba Cignetti
Leggi i suoi articoliSarà presentata il 29 settembre al pubblico italiano l’opera site-specific di Cezary Poniatowski, Inhalatorium, vincitrice della XXIII edizione del Premio Ermanno Casoli, curata da Jakub Gawkowski e Marcello Smarrelli. L’installazione è stata inaugurata lo scorso giugno nello stabilimento di Elica Group Polska a Jelcz-Laskowice, in occasione del 20mo anniversario dell’azienda. Realizzata con il coinvolgimento diretto degli operai, secondo la cifra distintiva del premio, l’opera è una grande scultura metallica che si articola in più elementi: un paesaggio surreale sospeso tra artificiale e naturale, concepito per un’area rialzata della fabbrica, affacciata sulle linee di produzione.
Al centro si erge una figura antropomorfa che evoca un filtro d’aria, realizzata in acciaio grezzo e punteggiata da forme organiche: una personificazione dell’aria stessa, materia prima e metafora della visione tecnologica di Elica. Il titolo rimanda agli inhalatorium, sanatori della Bassa Slesia dove si curavano malattie respiratorie attraverso vapori salini, legando così la storia industriale a una dimensione terapeutica e simbolica. L’opera, arricchita da elementi che ricordano una fontana e circondata dal verde, trasforma uno spazio di lavoro in un ambiente ibrido, al tempo stesso clinico e fantastico. Il progetto è nato da un processo partecipativo che ha coinvolto tecnici e dipendenti dell’azienda, chiamati a collaborare a workshop sul tema del respiro e a dialogare con l’artista nella fase di sviluppo. All’incontro romano interverranno Deborah Carè, Chief Human Resources Officer di Elica, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, l’artista Cezary Poniatowski e il curatore Jakub Gawkowski.
La serata prosegue con l’inaugurazione della mostra «Operai dell’arte. Industria e arte nella Repubblica Popolare Polacca», a cura di Jakub Gawkowski e Anna Jagiełło. Co-organizzata dall’Istituto Polacco di Roma, dalla Galeria El di Elbląg e dal Muzeum Sztuki di Łódź, in collaborazione con il Museo Archeologico-Storico di Elbląg e la Fondazione In Situ di Sokołowsko, l’esposizione sarà aperta fino al 21 novembre. Attraverso documenti d’archivio, la mostra ripercorre le pratiche artistiche sviluppate in Polonia tra anni Sessanta e Ottanta, quando la fabbrica non era solo luogo di lavoro ma spazio di immaginazione, sperimentazione e impegno civico. Simposi, mostre e interventi site-specific nati in contesti industriali diedero vita ad alcune delle forme più radicali e interdisciplinari di arte pubblica, in un dialogo che Inhalatorium riattiva oggi in un contesto produttivo globale.
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