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Gian Lorenzo Bernini, «Ritratto di Costanza Bonarelli», 1637-38 ca, marmo, h 74.5 cm, Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Su concessione del Ministero della Cultura-Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Ba

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Gian Lorenzo Bernini, «Ritratto di Costanza Bonarelli», 1637-38 ca, marmo, h 74.5 cm, Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Su concessione del Ministero della Cultura-Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Ba

Bernini e i Barberini: annunciata la grande mostra di febbraio a Roma sulla nascita dell’epopea barocca

Sessanta opere ricostruiscono il sodalizio umano e culturale tra Urbano VIII e il suo artista di riferimento

E se il Barocco fosse il frutto di un’amicizia? «Bernini e i Barberini» è il titolo di una grande mostra, curata da Andrea Bacchi e Maurizia Cicconi, che, dal 12 febbraio al 14 giugno 2026, alla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma, illustrerà nei dettagli la risposta affermativa a questo quesito che anima, da almeno un secolo, il dibattito storico-artistico sulle origini dell’epopea barocca.

A presentare la mostra stamattina nel salone Pietro da Cortona di Palazzo Barberini sono stati, oltre ai curatori, Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini e Palazzo Corsini, Massimo Osanna, direttore generale Musei del MiC, e Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici-Intesa Sanpaolo/direttore generale Gallerie d’Italia. La mostra ha infatti Intesa Sanpaolo quale main sponsor (e Allemandi come editore del catalogo).

Oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo ricostruiranno il sodalizio umano, culturale e professionale tra Gian Lorenzo Bernini e Maffeo Barberini, papa dal 1623 al 1644 col nome di Urbano VIII. Un nesso tra i più significativi della storia dell’arte e della storia politica d’Europa, un cooperare tra sodali alla rivoluzione visiva e architettonica, esportata poi in un tutto il continente, che vale come un’equazione all’insegna delle B: Bernini più Barberini fa Barocco. Un rapporto nato prima dell’assunzione al soglio pontificio del cardinale poeta Maffeo Barberini, con un Bernini ancora ragazzo, in cui il futuro papa già scorse le avvisaglie di un novello Michelangelo del secolo. Tanto che, appena eletto, gli disse: «È gran fortuna la vostra, o Cavaliere, di vedere papa il cardinal Maffeo Barberini; ma assai maggiore è la nostra, che il Cavalier Bernino viva nel nostro pontificato». Da questa intesa nacque la grandiosa concezione del Baldacchino a colonne tortili della Basilica di San Pietro (la Fabbrica di San Pietro ha dato per questo il patrocinio alla mostra), numerose committenze (tra cui vari ritratti papali scolpiti nel marmo), e addirittura il completamento (assieme a Borromini) dello stesso Palazzo Barberini. Se la Basilica di San Pietro (riconsacrata dal papa Barberini esattamente quattro secoli fa, nel 1626) fu infatti il teatro sacro di una nuova concezione d’arte e di percezione spaziale, Palazzo Barberini ne fu il teatro profano.

La mostra delle tre B è una prosecuzione delle esplorazioni nel secolo XVII, avviata dalla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini con l’esposizione su Caravaggio (sempre con Intesa Sanpaolo main sponsor), conclusa a luglio con il record di 450mila visitatori.

Tra le opere in mostra di Bernini si ammireranno un Putto con drago scolpito nel 1615 a 17 anni, busti di Paolo V e di Francesco Barberini, il ritratto dell’amata Costanza Bonarelli, il capolavoro dell’effigie di Thomas Baker, e alcuni suoi dipinti (fu proprio l’amico papa a invogliare Bernini a praticare l’arte pittorica).

Nel percorso anche opere di Guido Reni, Alessandro Algardi, Giuliano Finelli, François Duquesnoy, oltre a disegni, incisioni e modelli che permetteranno di approfondire il ruolo di Gian Lorenzo Bernini nei grandi cantieri di San Pietro, dal citato Baldacchino al monumento funebre di Urbano VIII.

I prestiti giungono dall’Albertina (Vienna), dal J. Paul Getty Museum (Los Angeles), dal Musée du Louvre (Parigi), e poi il Museo Nazionale del Bargello (Firenze), il Museo Thyssen-Bornemisza (Madrid), i Musei Vaticani (Città del Vaticano) la National Gallery (Londra), la National Gallery (Washington), The Morgan Library (New York), e il Victoria and Albert Museum (Londra).

Guglielmo Gigliotti, 20 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Bernini e i Barberini: annunciata la grande mostra di febbraio a Roma sulla nascita dell’epopea barocca | Guglielmo Gigliotti

Bernini e i Barberini: annunciata la grande mostra di febbraio a Roma sulla nascita dell’epopea barocca | Guglielmo Gigliotti