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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliUna leggenda del calcio italiano, un’archistar di fama planetaria, il curatore più influente dell’arte contemporanea e un grande mostra internazionale che intreccia arte e sport. È l’inedito connubio da cui è nata The Playmaker, l’installazione firmata dallo studio Stefano Boeri Architetti, dedicata alla figura di Sandro Mazzola, presentata il 4 luglio 2025 a Manchester in occasione della mostra Football City, Art United, parte del Manchester International Festival. Curata da Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery), dal regista Josh Willdigg e dal campione Juan Mata, la mostra riunisce undici artisti e undici calciatori internazionali – tra cui Eric Cantona, Ryan Gander, Edgar Davids – per indagare il ruolo culturale e narrativo che arte e sport giocano nella vita quotidiana. Lo studio Boeri (con Stefano Boeri, Pietro Chiodi, Anastasia Kucherova e Mohamed Hassan Elgendy) è stato chiamato a interpretare liberamente questo tema e ha scelto di costruire un’architettura esperienziale, realizzata in legno lamellare e pannelli multistrato, progettata con il contributo diretto di calciatori professionisti e arricchita da elementi grafici ideati dall’artista messicano Eduardo Terrazas.

© Studio Stefano Boeri
Al centro della scena, negli Aviva Studios – spazio monumentale e postindustriale riservato alla creatività– l’opera si sviluppa come un sistema modulare di tre strutture cilindriche, che ricordano piccoli campi da gioco. Le superfici, traforate da aperture circolari, diventano varchi da attraversare, sfide fisiche e percettive che invitano il visitatore a mettersi in gioco, a muoversi nello spazio con la stessa precisione e strategia che un tempo guidavano le azioni del numero 8 dell’Inter leggendaria, quella guidata da Helenio Herrera negli anni Sessanta, che ha messo in bacheca quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.
Il progetto rende così omaggio a una delle figure più iconiche del calcio europeo: campione d’Europa nel 1968, vicecampione del mondo nel 1970, protagonista assoluto della Grande Inter dell’epoca. Boeri, che definisce Mazzola «un architetto del calcio», si ispira al suo stile fluido e intelligente, capace di coniugare visione da regista e fiuto da attaccante. È in questa doppia natura che l’architetto ritrova un’affinità con il proprio linguaggio: «Velocissimo, imprevedibile, tecnico, Mazzola anticipava i movimenti come se disegnasse lo spazio in tempo reale», ha commentato. Visitabile fino al 24 agosto, The Playmaker si inserisce in un percorso immersivo e partecipativo che rende il pubblico parte attiva dell’azione: la partita si gioca nel corpo, nella memoria e nello spazio. Un’opera che fonde progettazione architettonica e dinamiche di gioco, restituendo la dimensione più creativa e profonda dell’arte e del calcio.

© Studio Stefano Boeri