Image

Giovanna Forlanelli Rovati © Bob Krieger

Image

Giovanna Forlanelli Rovati © Bob Krieger

CONTINENTE ITALIA | La mappa di Giovanna Forlanelli Rovati

Collezionisti, critici, curatori, direttori di museo ridefiniscono i confini di un paesaggio molto più vasto di quello spesso soffocato da alcuni meccanismi del sistema dell’arte

Giovanna Forlanelli Rovati

Leggi i suoi articoli

Nella mia quotidianità ho la fortuna di lavorare costantemente a contatto con gli artisti. In particolare, a Mauro Ceolin, Claudia Losi e Sabrina Mezzaqui, di cui ho in collezione alcune opere, mi lega anche un rapporto personale.

Mauro Ceolin (1963) è un artista a tutto tondo: studia, ricerca, analizza, guarda, documenta ogni passaggio del proprio lavoro, mettendo insieme tradizione e progresso tecnologico, digitale ed analogico. Mauro è un artista di grande profondità e spessore, il cui lavoro attinge alla letteratura e all’arte storicizzata e contemporanea, lavorando ed esplorando da oltre un ventennio le infinite declinazioni di culture e società. Dopo anni dedicati a indagare il digitale, dal 2010 ha iniziato ad approfondire le culture post alfabetiche, post-industriali, adottando come elemento traduttore di queste società gli animali. Un lavoro che mette insieme gli strumenti delle arti visive (acquarello, gesso, polimeri) alle discipline scientifiche, dove ogni ambito di indagine diventa una ramificazione.

Claudia Losi (1971) pone particolare attenzione, nel suo lavoro, alla relazione coi luoghi, naturali e antropizzati, reali e immaginari, ai ricordi delle sue origini trovando nelle scienze naturali e umanistiche un riferimento costante per la sua ricerca, che si esprime attraverso una grande varietà di media: scultura, fotografia, disegno, performance, canto corale e interventi site specific. Tra i suoi lavori più importanti troviamo Balena Project: un’impresa che si declina in molteplici forme e azioni attorno al corpo itinerante di una balenottera comune, ricostruito in tessuto di lana grigia a grandezza naturale. Un progetto che parte con le ossa degli antichi cetacei che navigarono nel mare Pliocenico, che ricopriva le terre basse della Pianura Padana, e che si conclude con il volume The Whale Theory (Johan & Levi Editore, 2021). Quello che l’artista realizza è una sorta di geografia marina fatta di parole e visioni che hanno nutrito l’archetipo della balena nel suo immaginario privato come in quello collettivo, tra favole e mistero e cruda realtà.

Sabrina Mezzaqui (1964) è un’artista che lavora con temi legati allo scorrere del tempo, all’essere donna, alla parola, ai libri, alla manualità del fare. Nei suoi lavori scava in profondità la fenomenologia delle cose, guardando alla materialità degli oggetti comuni facendo loro acuire nuove identità, spesso più liriche e poetiche. Nei lavori della Mezzaqui ricorrono azioni che si ripetono (infilare perline, ritagliare, piegare pagine, disegnare piccoli motivi) come a dare materialità allo scorrere del tempo, come anche ritorna spesso la scrittura (brevi testi, memorie, riferimenti letterari, libri rimaneggiati) mentre i video raccontano di tempi lenti, registrando variazioni di luce o fenomeni naturali come il pulviscolo vicino a una finestra, il riverbero del sole sulle onde o la neve che cade.

Giovanna Forlanelli Rovati, collezionista e Vicepresidente Esecutivo Fondazione Luigi Rovati
 

Giovanna Forlanelli Rovati © Bob Krieger

Giovanna Forlanelli Rovati, 25 novembre 2021 | © Riproduzione riservata

CONTINENTE ITALIA | La mappa di Giovanna Forlanelli Rovati | Giovanna Forlanelli Rovati

CONTINENTE ITALIA | La mappa di Giovanna Forlanelli Rovati | Giovanna Forlanelli Rovati