Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliIdeato e realizzato in partnership con at - autolinee toscane
Progetto vincitore del Premio Amilcare G. Ponchielli – XX edizione | Istituito dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale)
Con il supporto di WeWorld - Organizzazione umanitaria
«Atlas of the New World» è una mappa visiva dei paesaggi trasformati dalla crisi climatica. Basandosi su dati scientifici, il progetto propone la fotografia come “bugia autentica”, proiettando scenari futuri direttamente sul soggetto fotografato nell’istante dello scatto. La crisi ecologica diventa così visibile nel presente, rendendo tangibile ciò che altrimenti resterebbe difficile da immaginare. La tecnica adottata si basa su un procedimento analogico: alcune diapositive di paesaggi futuri sono proiettate sulla realtà circostante. L’immagine finale è il risultato di questa fusione temporanea tra presente e futuro. Atlas of the New World, quindi, non è solo un documento di ciò che rischiamo di perdere, ma un manifesto visivo per ripensare il nostro presente.
Edoardo Delille (1974, Italia) lavora con la fotografia e con il video, sperimentando nuove tecniche per la narrazione delle sue storie.
Giulia Piermartiri (1990, Italia) si occupa di fotografia documentaria, di dinamiche umane in relazione alla politica, alla natura e al cambiamento climatico.
© Edoardo Delille & Giulia Piermartiri

© Edoardo Delille & Giulia Piermartiri
Altri articoli dell'autore
È un confronto multidisciplinare sull’impatto concreto dell’intelligenza artificiale nei settori chiave dell’economia e della società
Provenienti da una collezione privata subalpina, erano stati sequestrati nel 1991 nel corso di un’indagine su scavi clandestini in Toscana. Gli eredi hanno deciso di riconsegnarli allo Stato
Giovedì 16 ottobre, all’Accademia Filarmonica, avrà luogo la conferenza che vedrà l’artista vicentino in conversazione con l’amministratore delegato della Società Editrice Allemandi, Luigi Cerutti, e l’artista Marco Porta
L’artista kosovaro classe 1986 è il più giovane vincitore di uno dei più alti riconoscimenti internazionali dedicati alla scultura