Nel 2023 ricorrevano i 300 anni dalla scomparsa di Carlo Antonio Grue (1655-1723), il principale esponente della dinastia di ceramisti attivi a Castelli (Te), nonché raffinatissimo pittore su maiolica, il più celebre del suo tempo. Per ripercorrerne la vicenda biografica e artistica resta imprescindibile il volume dedicatogli da Luciana Arbace nel 2002.

L’anniversario è stato celebrato con una mostra al museo di Castelli e con questo libro edito dalla Fondazione Pescarabruzzo, curato da Pierluigi Evangelista, direttore dei Musei Civici di Loreto Aprutino, e Maria Cristina Ricciardi, docente presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. La prima parte ospita contributi di carattere storico e di inquadramento storico artistico sulla produzione dell’artista: un profilo biografico, a cura di Loris Giovanni, dei Musei di Loreto Aprutino, un capitolo sulla fortuna collezionistica, di Caterina Napoleone, un saggio sui rapporti tra la pittura di Grue e la cultura figurativa romana di età barocca, di Laura Salerno, della Direzione regionale Musei Abruzzo e un saggio di Pierluigi Evangelista sulle fonti iconografiche dei paesaggi raffigurati sulle maioliche di Grue. La seconda parte è costituita dal catalogo delle opere di Grue e collaboratori conservate nelle collezioni pubbliche abruzzesi: il Museo Acerbo di Loreto Aprutino, il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti, il Museo Capitolare di Atri, il Museo della Ceramiche di Castelli e la Fondazione Museo Raffaele Paparella Treccia e Margherita Devlet di Pescara. 

Carl’Antonio Grue (1655-1723). Capolavori della maiolica castellana
a cura di Pierluigi Evangelista e Maria Cristina Ricciardi, 133 pp., ill., Fondazione Pescarabruzzo, Pescara 2023, s.i.p.