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Chiara Coronelli
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Da poco conclusa a Roma la grande personale che in occasione del suo novantesimo compleanno ha reso omaggio alla sua opera, Cecilia Mangini si vede ora dedicare dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico, la mostra (fino al 22 ottobre) «Isole, un viaggio a Panarea e Lipari»: una settantina di immagini in bianco e nero scattate nel 1952 nelle due isole.
Fotografa e documentarista, prima donna a girare documentari nell’Italia del secondo dopoguerra (nel 1958 firma la prima di molte regie, chiamata da Fulvio Lucisano per «Ignoti alla città», in collaborazione con Pasolini), la Mangini ci accompagna qui a Nuoro lungo un percorso che prende corpo nella luce del Mediterraneo, dentro quel poco di terre emerse che raccontano di un tempo lontano e immobile, reso anche più poetico dal formato 6x6 che inquadra aprendo in profondità.
Quando parte per la Sicilia con la sua Zeiss SuperIkonta ha solo venticinque anni ed è al suo primo incarico. Il catalogo della mostra è a cura di Claudio Domini e Paolo Pisanelli, in collaborazione con Maura Picciau.
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