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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliChristie’s chiude il 2025 con vendite globali pari a 6,2 miliardi di dollari, in crescita del 6% rispetto al 2024, confermando un anno solido e positivo in tutte le categorie e piattaforme. Il risultato complessivo è sostenuto soprattutto dall’andamento delle aste, salite dell’8% a 4,7 miliardi di dollari, mentre le vendite private si sono mantenute stabili a 1,5 miliardi di dollari, pari al 24% del totale. A rafforzare il quadro concorrono indicatori di performance che indicano un netto miglioramento, con un tasso di vendita dell’88% e un indice di aggiudicazione pari al 113% della stima minima, entrambi in aumento rispetto all’anno precedente.
Il 2025 ha confermato la capacità di Christie’s di intercettare una domanda ampia e trasversale, sempre più digitale e giovane. L’81% delle offerte è stato effettuato online e il 33% della clientela è composto da Millennial e Gen Z, in crescita di 3 punti percentuali su base annua. Complessivamente, il 46% dei nuovi offerenti e acquirenti rientra nelle fasce più giovani, mentre la clientela femminile è cresciuta del 10% nel segmento aste. Il settore del lusso si conferma la principale porta di accesso per i nuovi collezionisti, seguito dall'arte del XX e XXI secolo.
Canaletto, Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione, 1732 circa
L’anno è stato scandito da una serie di risultati di rilievo nelle principali piazze internazionali. A Londra, in luglio, «Venezia, il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione» di Canaletto è stato venduto per 31,9 milioni di sterline, stabilendo un nuovo record. A Pebble Beach, in agosto, una Ferrari 250 GT SWB California Spider Competizione del 1961 ha raggiunto i 25,3 milioni di dollari, diventando l’auto più costosa mai venduta da Gooding Christie’s. A Hong Kong, in settembre, «Buste de femme» di Pablo Picasso è stato aggiudicato per 25,4 milioni di dollari, segnando un record d’asta per l’artista in Asia.
Sempre a settembre, l’Asian Art Week di New York ha totalizzato 46,7 milioni di dollari, pari al 259% della stima minima, con il 28% degli acquirenti nuovi per Christie’s o per la categoria. In ottobre, a Londra, le vendite serali del XX e XXI secolo hanno registrato un incremento del 30% rispetto al 2024, mentre a Parigi «California (IKB 71)» di Yves Klein è stato venduto per 18,4 milioni di euro in un contesto di vendite cresciute del 16% dall'anno precedente. A Ginevra, in novembre, il diamante Mellon Blue ha raggiunto i 20,5 milioni di franchi svizzeri, risultando il gioiello più costoso venduto all’asta nel 2025. Nello stesso mese, a New York, le vendite di arte del XX e XXI secolo hanno toccato i 964,5 milioni di dollari, il totale più alto degli ultimi tre anni, trainate da «No. 31 (Yellow Stripe)» di Mark Rothko, venduto per 62,1 milioni di dollari. L’anno si è chiuso a Londra con la vendita di «The Winter Egg» di Fabergé per 22,9 milioni di sterline, nuovo record mondiale per l’artista, e con l’aggiudicazione di «Arnout Tholinx, Inspector» di Rembrandt van Rijn per 3,1 milioni di sterline, il prezzo più alto mai raggiunto all’asta per una stampa di un maestro antico.
Mark Rothko (1903-1970), No. 31 (Yellow Stripe), 1958
Sul piano delle collezioni, Christie’s ha venduto due delle tre più importanti dell’anno. «Leonard & Louise Riggio: Collected Works» ha totalizzato 272 milioni di dollari a maggio, mentre «The Collection of Robert F. and Patricia G. Ross Weis» ha raggiunto i 223 milioni di dollari a novembre. in tale contesto, l'arte del XX e XXI secolo si conferma il principale motore con 2,859 miliardi di dollari e una crescita del 6%. Il lusso registra un aumento del 17% a 795 milioni di dollari, mentre la nuova categoria Automobili, sviluppata attraverso Gooding Christie’s, raggiunge 234 milioni di dollari, in crescita del 14% e con il fatturato più alto nella storia della società. In forte espansione anche gli Old Masters, in aumento del 24%.
Il 2025 ha segnato anche un rafforzamento della leadership e della cultura aziendale, con nuove nomine ai vertici (su tutte quella di Alex Rotter come Presidente Globale) e un rinnovato impegno verso sostenibilità e responsabilità. Christie’s rimane l’unica casa d’aste internazionale con una strategia strutturata per la sostenibilità, avendo ridotto del 69% le proprie emissioni rispetto al 2019. Parallelamente, gli investimenti in tecnologia e innovazione, attraverso Christie’s Ventures e le collaborazioni nel campo dell’Art+Tech, continuano a sostenere lo sviluppo futuro.
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