Daido Moriyama, «A tale of II Cities 4, Paris, 1989», © Daido Moriyama, Courtesy of Akio Nagasawa Gallery

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Daido Moriyama, «A tale of II Cities 4, Paris, 1989», © Daido Moriyama, Courtesy of Akio Nagasawa Gallery

Come sono stravaganti gli svizzeri

Il Festival Images Vevey quest'anno è all'insegna dell'inconsueto

Festival Images Vevey, la prima biennale svizzera dedicata alle arti visive diretta da Stefano Stoll, torna dall’8 al 30 settembre con il tema «Extravaganza. Out of the Ordinary». Per esplorare, attraverso il linguaggio fotografico nelle sue forme più sperimentali, l’inusuale, il bizzarro, il grottesco. Una sessantina di installazioni, fruibili gratuitamente, trasformeranno la cittadina nel Canton Vaud in un museo a cielo aperto, con lavori pensati appositamente per le facciate monumentali degli edifici, le cabine del telefono e sedi espositive non convenzionali.

Parte delle opere sono state prodotte nell’ambito dei Grand Prix Images Vevey 2017-18 i cui premi assegnati quest’anno a Emeric Lhuisset (1983), Peter Puklus (1980), Angélique Stehli (1993) e all’italiano Lorenzo Vitturi (1980). Tra gli artisti invitati da 17 Paesi Daido Moriyama, Christian Marclay, Marie Voignier, Erwin Wurm, Henry Leutwyler e Clare Strand.

Giunta alla sua decima edizione, la manifestazione annuncia in questa occasione la prossima pubblicazione di Le Livre d’Images, volume che raccoglie in 600 pagine i circa 250 progetti esposti a Vevey nel corso dell’ultimo decennio. Il programma è consultabile su www.images.ch.

Daido Moriyama, «A tale of II Cities 4, Paris, 1989», © Daido Moriyama, Courtesy of Akio Nagasawa Gallery

Ilaria Speri, 04 settembre 2018 | © Riproduzione riservata

Come sono stravaganti gli svizzeri | Ilaria Speri

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