Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliDopo la calorosa accoglienza al Bif&st-Bari International Film&Tv Festival (tenutosi dal 22 al 29 marzo), «Il Quadro Rubato», ultimo lavoro del regista e sceneggiatore francese Pascal Bonitzer, arriva nelle sale italiane l’8 maggio, distribuito da Satine Film.
Ispirato a una storia vera, il film conduce il pubblico all’interno di un mondo tanto affascinante quanto poco conosciuto: quello delle case d’asta e del mercato internazionale delle opere d’arte.
Al centro della vicenda «I girasoli» di Egon Schiele, dipinto disperso nel 1939 durante le spoliazioni naziste e ritrovato a casa di un giovane operaio a Mulhouse, in Francia, che viene sottoposto all’attenzione di André Masson, banditore presso Scottie’s.
L’opera diventa il fulcro di una trama che intreccia passato e presente, sollevando interrogativi sul valore dell’arte, ma anche sul cinismo speculativo e sulla moralità che accompagna la transazione delle opere, fino a toccare temi legati alla memoria collettiva, all’identità culturale e alle ripercussioni della storia sul presente. Il film analizza il modo in cui le dinamiche storiche, sociali ed economiche possano dividere o unire gli individui attraverso l’eredità dell’arte.
Con un cast composto da Alex Lutz, Léa Drucker e Arcadi Radeff, che conferiscono autenticità a una narrazione ricca di dialoghi taglienti da commedia brillante dal tono incalzante e misterioso, Bonitzer riesce a calibrare con maestria leggerezza e gravità, alternando suspence e humour a momenti drammatici di tragiche rivelazioni storiche e di intima introspezione psicologica.
Altri articoli dell'autore
21 studenti e studentesse dei corsi di fotografia di Torino, Milano e Roma esporranno i propri lavori nella sede di Piazza San Carlo durante il festival Exposed
Dalla Fondation Louis Vuitton una selezione di fotografie della personale dedicata agli ultimi 25 anni di carriera del maestro britannico
Un’installazione artistica e uno spot di Gabriele Mainetti raccontano l’azienda leader nella produzione di caffè, da sempre alla ricerca di un’unione tra gusto, estetica e sostenibilità
Da Frittelli arte contemporanea oltre cento opere ripercorrono la carriera dell’artista milanese che ha sempre cercato di «liberare» le donne attraverso l’arte