Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliUn nuovo capitolo per l’arte contemporanea si apre a Castelfranco Veneto (Tv) con «Portofranco», presentato il primo luglio presso la Sala Consiliare del Comune. Promosso dall’amministrazione comunale e da Not Titled Yet, con la curatela di Rossella Farinotti, il progetto culturale trasformerà Palazzo Soranzo Novello in un centro attivo di ricerca, confronto e creazione artistica.
Cuore dell’iniziativa sarà una collettiva site specific, in programma dal 14 novembre a febbraio 2026, che vedrà coinvolti artisti di diverse generazioni e provenienze, impegnati in un dialogo diretto con gli spazi del palazzo. Le opere, tra pittura, installazione, video, fotografia e performance, esploreranno i temi della memoria, della trasformazione, del rapporto tra spazio intimo e collettivo, tra eredità storica e immaginazione futura.
Ma non sarà soltanto uno spazio espositivo: «Portofranco» proporrà un ecosistema culturale partecipativo, con residenze artistiche, laboratori con scuole, talk, performance, percorsi di inclusione e sinergie con le realtà produttive del territorio. «Un progetto che afferma la volontà di investire in cultura come leva di rigenerazione urbana e crescita collettiva», ha dichiarato il sindaco Stefano Marcon. «“Portofranco” è un invito all’incontro e alla scoperta. Lavoreremo a stretto contatto con il contesto, invitando artisti a rispondere al luogo e alla sua storia, ma anche alle tensioni e alle possibilità del nostro presente. L’arte, in questo senso, diventa motore di relazione, consapevolezza e trasformazione», spiega la curatrice
L’iniziativa segna anche una nuova vita per l’edificio di origine medievale, acquisito dal Comune nel 2021 e destinato a diventare Museo Civico della città: dopo l’evento inaugurale del 2023, «Portofranco» ne rilancia il ruolo come spazio vivo, aperto e in trasformazione.
Altri articoli dell'autore
Stasera, 11 luglio, alle ore 21 il critico d’arte darà voce all’eredità culturale e artistica del fotografo recentemente scomparso, il cui progetto «Razza Umana» sarà allestito sul lungomare di Milano Marittima
Al Marv-Museo d’Arte Rubini Vesin di Gradara sono esposte per la prima volta 84 fotografie del maestro emiliano che raccontano l’indagine condotta nella pianura padana assieme allo scrittore Gianni Celati a inizio anni ’90
Dopo una prima tappa al Musée d’Orsay, nell’autunno 2026 approderanno a Londra oltre 50 capolavori del maestro impressionista capace di «raccontare l’amore e l’amicizia e le loro manifestazioni informali come chiavi della vita moderna»
È prevista per luglio 2026 l’inaugurazione dell’istituzione voluta dall’artista francese: 650 metri quadrati di spazio espositivo dedicati alla propria arte e al sostegno di colleghi emergenti e non