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Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO), «Convergenze»

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Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO), «Convergenze»

«Convergenze». MAUTO e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo uniscono arte e automobile

L’esposizione segna il primo passo di un percorso congiunto che intende ridefinire il ruolo del museo torinese come luogo di confronto tra discipline

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO) apre una nuova fase della propria storia con un progetto che intreccia cultura, arte contemporanea e patrimonio industriale. L’iniziativa prende forma nella collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in occasione dei trent’anni della Fondazione, e si concretizza in due appuntamenti complementari: la mostra News from the Near Future e il programma pluriennale Convergenze. Dal 30 ottobre 2025 all’8 marzo 2026 il MAUTO ospita News from the Near Future, estensione della mostra allestita nella sede della Fondazione in via Modane. L’esposizione segna il primo passo di un percorso congiunto che intende ridefinire il ruolo del museo come luogo di confronto tra discipline. È l’avvio di un dialogo tra automobile e linguaggi del contemporaneo, una riflessione sull’evoluzione della tecnologia e sulle sue risonanze culturali e artistiche.

L’idea nasce dal progetto di rinnovamento guidato dal presidente Benedetto Camerana e dalla direttrice Lorenza Bravetta. Entrambi sottolineano come il MAUTO voglia superare la dimensione specialistica del collezionismo automobilistico per diventare una piattaforma culturale capace di connettere saperi diversi. L’auto non solo come oggetto tecnico ma come fenomeno che attraversa cinema, letteratura, fotografia, musica, urbanistica e arte. Un modo per interpretare il museo come spazio critico, aperto alla città e ai suoi processi di trasformazione. La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, punto di riferimento dell’arte contemporanea in Italia e all’estero, rappresenta il primo passo concreto di questa visione. Tra le due istituzioni si è sviluppata un’intesa fondata sulla volontà di leggere il presente con strumenti condivisi, mettendo in relazione memoria industriale e ricerca artistica. Ne nasce un percorso che si distribuisce tra le due sedi e che costruisce un archivio visivo e concettuale, non cronologico, fatto di opere, documenti e esperienze, un racconto che unisce sensibilità e linguaggi.

Giulia Andreani, Nudeltisch

Artur Zmijewski, Democracies

Convergenze, curato dallo storico dell’arte Giacinto Di Pietrantonio, si sviluppa all’interno del percorso permanente del MAUTO. Otto opere della Collezione Sandretto dialogano con le automobili storiche e con le sale del museo, generando accostamenti inattesi tra oggetti meccanici e visioni artistiche. Le opere coprono un arco temporale di oltre vent’anni, dal 1998 al 2019, e portano le firme di Paola Pivi, Matthew Barney, Grazia Toderi, Artur Zmijewski, João Onofre, Lara Favaretto, Daniela Ortiz e Giulia Andreani. È un itinerario che riflette su temi come identità, movimento, potere e trasformazione, aprendo nuove chiavi di lettura sull’oggetto automobile e sul suo valore simbolico. Accanto a questo dialogo con il contemporaneo, il MAUTO presenta una selezione di trentaquattro opere del secondo Futurismo, che raccontano il fervore meccanico del primo Novecento. Le tele di Tato, Fillìa, Dottori, Diulgheroff e altri protagonisti dell’aeropittura tracciano la genealogia storica dell’immaginario dinamico che oggi si rinnova nel confronto con l’arte di oggi. Il percorso mette in relazione l’entusiasmo per il progresso tecnico con la sperimentazione visiva che ha segnato le avanguardie italiane.

Convergenze include anche quattro interventi di artisti contemporanei, due dei quali realizzati su committenza del museo. C/ART Service di Robert Kuśmirowski e SUPERCAR di Cristian Chironi, una luce d’artista che percorre la facciata del museo, estendono il progetto nello spazio urbano. Chironi è presente anche con FIAT 127 Special (Camaleonte), accompagnata da un reportage fotografico che documenta il viaggio dell’auto attraverso luoghi e culture. Completa il percorso Panhard Special di Paul Etienne Lincoln, prototipo che indaga la relazione tra corpo umano e macchina. Il nuovo corso del MAUTO prende così forma come un laboratorio aperto sul presente. La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo diventa il simbolo di una città che sperimenta nuove alleanze tra istituzioni e discipline. Torino, che ha costruito la propria identità sulla cultura industriale, si offre oggi come terreno di incontro tra memoria e innovazione, tra arte e tecnologia, tra il rumore dei motori e la silenziosa energia delle immagini.

Redazione, 05 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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