Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Gianfranco Ferroni
Leggi i suoi articoliPiù che una mostra, «Cubarancio vuole fare l’astronauta» è una fiaba ecologica esperienziale. Aperta dallo scorso 11 ottobre e fino al 6 gennaio del prossimo anno a Roma, nella Casina di Raffaello, lo spazio capitolino dedicato all’arte e alla creatività dell’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, gestito in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, situato all’interno di Villa Borghese.
Ideata e curata da Gabriele Catanzaro, astronomo del Planetario di Roma e responsabile scientifico di Technotown, l’iniziativa propone tredici diorami e alcune installazioni per raccontare le avventure di Cubarancio, un piccolo cubo fatto di vecchie cannucce di plastica che sogna di diventare astronauta. Per realizzare il suo desiderio, questo moderno eroe ecologico si ingegna a costruire gli strumenti necessari per il suo viaggio interplanetario, usando in modo creativo tutto ciò che trova, trasformando scarti e rifiuti in risorse preziose. I diorami in mostra sono inoltre accompagnati da una fiaba in rima, ricca di visioni suggestive e affascinanti curiosità astronomiche, viaggiando tra i pianeti e le loro singolarità.
Tra poesia e scienza, i visitatori, i più piccoli ai quali è dedicato lo spazio romano ma anche gli adulti che li accompagnano, possono entrare in un mondo dove anche l’oggetto apparentemente più inutile e obsoleto, come una piccola spugna casalinga, può diventare uno strumento innovativo capace di lanciarci nell’Universo. La mostra, le installazioni e la fiaba, sono state ideate dal principio che ogni oggetto dovesse essere realizzato da materiali di recupero o d’affezione, una scelta precisa per dimostrare come attraverso la fantasia si possa restituire nuova vita a ciò che sembra obsoleto. E il risultato di sensibilizzare le bambine e i bambini sui temi dell’ecologia e del rispetto per la natura, attraverso il loro coinvolgimento attivo e l’esperienza diretta, è assicurato.
Tutto questo non si limita alla semplice trasmissione di un messaggio, ma punta a creare un’esperienza diretta per stimolare la riflessione e l’azione concreta. Per tutto il periodo della mostra, famiglie e scuole potranno usufruire di un ampio programma educativo a tema. Le attività proposte offriranno occasioni formative e ricreative finalizzate a sviluppare competenze manuali ed espressive, oltre a promuovere la creatività e l’immaginazione, grazie ad un lungo calendario di appuntamenti.
