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Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliNel 2026 Trieste si prepara ad accogliere un fitto programma di residenze artistiche, formazione e inclusione culturale: atelier d’artista, laboratori di fotografia, incisione, pittura, pratiche tessili e teatrali, workshop e masterclass, dialoghi pubblici, conferenze, mostre, pubblicazioni e attività di archiviazione e digitalizzazione. È l’orizzonte operativo di TRartHUB, nuovo spazio dedicato alla cultura contemporanea che inaugurerà a gennaio, proponendosi come laboratorio aperto sul futuro.
Con una doppia anima complementare, TRartHUB si configura come un ecosistema culturale in cui arte, vita quotidiana e sostenibilità si intrecciano. Da un lato TRartHUB. Live, dedicato all’ospitalità e alle residenze: quattro appartamenti sostenibili e tecnologicamente avanzati ospiteranno artisti, curatori, studiosi e viaggiatori culturali, trasformando il soggiorno in un’esperienza di scambio creativo. Nei periodi non dedicati alle residenze, gli spazi si apriranno a un turismo culturale consapevole, capace di coinvolgere attivamente il pubblico nei processi creativi.
Dall’altro lato TRartHUB. Creo, cuore formativo e produttivo del progetto: un laboratorio permanente distribuito su due livelli, dove arti visive, fotografia, teatro e nuovi linguaggi digitali dialogano in modo fluido. Atelier modulari, camera oscura analogica integrata con postazioni digitali e software di Intelligenza Artificiale, spazi per conferenze e mostre, una biblioteca specializzata e un archivio delle arti visive dei secoli XX e XXI definiscono un ambiente progettato secondo principi di architettura sostenibile e flessibilità.
Fondato su tre pilastri di sostenibilità integrata (ambientale, sociale ed economica) TRartHUB nasce da un’idea di trart, società cooperativa attiva da oltre vent’anni nella promozione dell’arte contemporanea. Il progetto è sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso il bando «Contenitori culturali Creativi 2025-2027» e trova sede in un palazzo storico del borgo Franceschino, in viale XX Settembre 33. Oltre 400 metri quadrati che restituiscono a Trieste, città da sempre crocevia di culture e sperimentazioni, un luogo di incontro aperto, in cui la cultura torna a essere motore di sviluppo, dialogo e comunità.
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