«Jazz, Monsieur Loyal» (1947) di Henri Matisse, Musée départemental Matisse, Le Cateau Cambrésis

Foto: Musée départemental, Philip Bernard

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«Jazz, Monsieur Loyal» (1947) di Henri Matisse, Musée départemental Matisse, Le Cateau Cambrésis

Foto: Musée départemental, Philip Bernard

Ecco come Matisse progettava i suoi libri

Dopo due anni di ristrutturazione il Musée Henri Matisse riapre con una mostra di opere da sfogliare completamente ideate dal padre del Fauvismo

La riapertura del Musée Henri Matisse, il 23 novembre, dopo due anni di lavori di ristrutturazione, è accompagnata da una mostra sui libri illustrati dell’artista, esponente di spicco del Fauvismo, dal titolo «Come ho fatto i miei libri» (fino al 2 febbraio 2025). In particolare, sono esposti i 14 libri su cui Matisse ha lavorato alla composizione generale dell’opera, dalle illustrazioni all’impaginazione, alla scelta della tipografia e della carta e alla selezione dei testi. Sono tra l’altro presentati alcuni fogli tratti dall’album «Jazz», in 20 tavole, pubblicato dall’editore Albert Skira nel 1947, ma iniziato nel 1943 e nato da una collaborazione con Tériade, critico d’arte ed editore di origine greca. Un libro chiave nell’opera di Matisse che segna il passaggio dalla pittura al papier decoupé. 

Matisse illustrò numerosi testi letterari, tra cui alcuni grandi classici della letteratura francese e mondiale di Mallarmé, Baudelaire, Ronsard e Joyce. La mostra presenta anche alcune copertine disegnate da Matisse per la rivista «Verve», pubblicata dallo stesso Tériade. La maggior parte dei lavori esposti appartiene al museo di Cateau-Cambrésis che, creato nel 1952 grazie alla donazione di 83 opere dello stesso pittore alla sua città natale, nel nord della Francia, conserva oggi una collezione di oltre 2.500 opere, di cui 800 di Matisse, tra cui una trentina di dipinti e un fondo molto ricco di disegni e stampe, più di 700, oltre a una trentina di libri illustrati. Aperto in un primo momento in una sala del Municipio della città, il museo, che nel tempo si è arricchito grazie alle donazioni da parte degli eredi dell’artista, di Alice Tériade, moglie dell’editore amico di Matisse, e dell’artista Auguste Herbin, è stato trasferito nel 1982 nel Palais Fénelon, un edificio storico del Settecento. Molti testi esposti ora nella mostra temporanea erano conservati nei depositi del museo e presentati molto raramente al pubblico. 

Il museo, che accoglieva circa 55mila visitatori ogni anno, ha chiuso le porte nel 2022 per ambiziosi lavori di ampliamento grazie all’acquisizione dell’antico mercato coperto della città (circa mille metri quadrati). Il cantiere, per un budget complessivo di 10,3 milioni di euro, è stato affidato all’architetto Bernard Desmoulin, che aveva già realizzato la ristrutturazione del Musée de Cluny di Parigi. I lavori, durante i quali la collezione ha viaggiato in particolare in Cina, tra Pechino e Shangai, hanno permesso la modernizzazione degli spazi dell’accoglienza del pubblico e dei gruppi, di recuperare nove sale supplementari per le mostre permanenti e ripensare completamente il percorso di visita in una nuova scenografia. Vi sono presentate alcune opere di gioventù, come «L’Atelier de tisseur picard» del 1875 e alcuni capolavori del periodo Fauve come «Collioure, rue du Soleil» del 1905. 

Una veduta all’interno del Musée Matisse a Cateau Cambrésis. Foto © Desmoulins Architectures

Luana De Micco, 21 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

Ecco come Matisse progettava i suoi libri | Luana De Micco

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