Istituito nell’ex sede di UBI Banca nel centro di Cuneo, acquisita dalla Fondazione CRC nel 2019, il Rondò dei Talenti è un innovativo polo educativo e culturale che ha sede nei quattro piani dell’edificio, riprogettato e rigenerato secondo i parametri internazionali LEED, che ne attestano l’efficienza energetica e l’impronta ecologica. Ispirato al modello canadese ADVP (Activation du Développement Vocationnel et Personnel), un processo di formazione continua che prevede varie fasi, una di esplorazione, una di delineazione dei vari ambiti di interesse e attitudini personali, una più specificamente formativa e professionale, e una di sviluppo di progetti, il Rondò dei Talenti si propone di contrastare la dispersione scolastica attraverso l’orientamento precoce, ma anche di creare uno spazio per la comunità aperto a tutti quelli che abbiano voglia di apprendere (da 0 a 99 anni) e anche a disposizione di enti e associazioni interessati a organizzare incontri, laboratori e attività formative ed educative.
È questo il cappello sotto cui nel 2024 è nato il Festival dell’Educazione «A tutto tondo», promosso dalla Fondazione CRC con 80 partecipanti, 92 ore di formazione, 18 formatori, con talk, cineforum e sessioni di gioco. La seconda edizione si svolgerà dal 9 al 12 luglio, quattro giornate in cui Cuneo farà nuovamente da cornice a uno dei più importanti appuntamenti dedicati alla riflessione educativa, con uno sguardo sempre più aperto al contesto internazionale e al futuro dell’educazione. 
Il fitto programma intreccia formazione professionale e partecipazione civica concretizzandosi in sei summer school, talk, giochi, spettacoli, cineforum sotto le stelle e molte altre attività ancora. La cerimonia inaugurale sarà mercoledì 2 luglio alle 21 con il concerto dell’Orchestra Giovanile Sanitansamble, composta da bambini e ragazzi del rione Sanità di Napoli (il programma completo su rondodeitalenti.it).

«Dopo una prima edizione di grande successo, il Festival dell’educazione continua a crescere, confermando l’attenzione che la Fondazione CRC intende riservare alla formazione e alla crescita delle giovani generazioni. Grazie alla proposta di una summer school internazionale aperta anche a partecipanti stranieri, il Festival supera i confini del nostro territorio e amplia l’offerta dedicata al mondo della scuola, affermando il ruolo del Rondò dei Talenti quale hub di riferimento, non solo nazionale, in campo educativo. Nelle prossime settimane verrà svelato l’ampio programma di iniziative che sapranno coinvolgere, durante i giorni del Festival, tutta la comunità», spiega Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC.
Istituite dall’Università di Oxford nel 1888 per offrire corsi accessibili a un pubblico più ampio durante i mesi estivi, soprattutto a insegnanti, donne e studenti lavoratori, le Summer School rappresentano oggi una delle più diffuse forme di apprendimento extra-curricolare e costituiscono un fenomeno globale soggetto a una crescita ed evoluzione continua che intercetta sia i modelli universitari sia le esigenze sociali e professionali.
Le Summer School promosse dalla Fondazione CRC, in calendario dal 9 al 12 luglio, passano dalle quattro proposte nella scorsa edizione a sei (una in lingua inglese), tutte costruite e modellate in collaborazione con istituti di ricerca, enti educativi d’avanguardia e professionisti del territorio. Sono rivolte a un pubblico professionale esigente e consapevole, composto da insegnanti, educatori, dirigenti scolastici, operatori museali e formatori, che desiderino apprendere nuovi contenuti e che siano alla ricerca di uno spazio di pensiero, confronto e sperimentazione (ogni percorso prevede 23 ore di formazione intensiva, per un totale di 125 posti disponibili). L’intento è chiaro e ambizioso: promuovere un’educazione equa, inclusiva e attenta alla complessità contemporanea, valorizzando la dimensione dialogica, l’intelligenza del corpo e dell’esperienza, la trasversalità dei linguaggi e dei contesti.

Le tematiche e prospettive pedagogiche affrontate nelle cinque proposte in lingua italiana sono: «Gioco e outdoor education», che guarda al corpo, al movimento e al contatto con l’ambiente come forma di apprendimento; «Educazione museale», che tratta il museo come a un potente strumento di attivazione del pensiero critico e della costruzione e narrazione di identità e cittadinanza culturale; «Orientamento scolastico», che si basa sull’apprendimento precoce, continuo e trasformativo, veicolato da modelli come modelli come l’ADVP. «STEAM», che valorizza un approccio integrato e interdisciplinare dove si uniscono scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica. «Inclusione e pratiche dialogiche», che riflette invece sulla scuola come spazio democratico, accogliente, capace di valorizzare ogni voce. 
«Talent without borders» è infine il titolo della Summer School internazionale, promossa in collaborazione con Learning for Well-being Foundation, organizzazione non profit con sede in Olanda e in Belgio, fondata nel 2004 dall’imprenditore sanitario Daniel Kropf e dal professore di matematica Marwan Awartani, nella convinzione che l’apprendimento sia un processo inclusivo di realizzazione del proprio unico potenziale fisico, emotivo, mentale e spirituale, sviluppato in relazione a sé stessi, agli altri e all’ambiente. Il corso è aperto a 25 insegnanti italiani e stranieri che lavorino con studenti dai 14 ai 19 anni.
La centralità della persona, la qualità delle relazioni educative e la promozione del dialogo tra generazioni, al centro dell’intero festival, non è dunque e soltanto una scelta pedagogica, ma un atto necessario per costruire una società più equa, coesa e consapevole, il fulcro di un’educazione generativa e trasformativa, capace di abbracciare i cinque temi chiavi che guideranno tutti gli interventi della Fondazione CRC nei prossimi quattro anni: bellezza, cura, creatività, futuro e partecipazione.