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Redazione
Leggi i suoi articoliEntro la fine dell’anno nella quattrocentesca Cupola di Brunelleschi in Santa Maria del Fiore a Firenze sarà implementato un nuovo sistema di monitoraggio. Il sistema, del costo di 662mila euro finanziati dal Pnrr, dall'Unione Europea e da Nowtech Solutions srl, utilizzerà tecnologie avanzate (accelerometri, inclinometri, trasduttori di posizione lineare, sensori di temperatura e laser scanner) per rilevare deformazioni, spostamenti e accelerazioni su tutta la struttura. L’obiettivo è preservare la sicurezza strutturale del monumento , prevedere i rischi e attuare una protezione efficace contro il degrado, con la possibilità di replicare il sistema su altre strutture storiche.
Il nuovo impianto si aggiunge al sistema esistente dal 1987 (che a sua volta ha ampliato il monitoraggio manuale iniziato nel 1934) e permetterà una comprensione più approfondita del comportamento strutturale della più grande cupola in muratura al mondo.
Il progetto è stato elaborato dall'Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni) e dall’Opera di Santa Maria del Fiore; il progetto esecutivo è a cura di Nowtech Solutions srl e IP Ingegneria srl. Intitolato «Gestione Smart dello Structural Health Monitoring del Heritage Italiano: il caso Brunelleschi», verrà realizzato con la direzione dei lavori dell’Opera di Santa Maria del Fiore, la consulenza di Dipartimenti DiSIA, DiCEA e DST dell’Università degli Studi di Firenze e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Firenze, Prato e Pistoia. «L’aggiornamento del sistema di monitoraggio, spiega Bruno Bertaccini, Professore di Statistica del Dipartimento DiSIA e proponente del progetto, permetterà di affinare l’identificazione delle anomalie e di implementare strumenti predittivi per l’evoluzione strutturale del monumento, anche grazie all’impiego di specifiche tecniche di intelligenza artificiale».
La Cupola di Brunelleschi, che dal 1436 svetta su Firenze, fu realizzata senza l'uso di centine: una sfida ingegneristica unica che, probabilmente presenta fin dalle origini anche problematiche strutturali bisognose di continua attenzione (il primo a parlarne, però, fu l'architetto dell'Opera del Duomo Gherardo Silvani nel 1643). Per questo, il monitoraggio strutturale della Cupola è una delle attività più importanti svolte dall’Opera di Santa Maria del Fiore. Al rilevamento e raccolta manuale dei dati, iniziato nel 1934, dal 1987 si è aggiunto un sistema di monitoraggio automatizzato che negli ultimi anni l’Opera ha esteso agli altri monumenti: Cattedrale, Campanile e Battistero di San Giovanni.
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