Maurizio Francesconi
Leggi i suoi articoliSpoleto (Perugia). Carla Fendi, storica sostenitrice del Festival dei Due Mondi di Spoleto fin dal 2007 e grande sodale di Giancarlo Menotti, che del festival è stato fondatore nel 1958, è scomparsa il 19 giugno scorso. Il suo impegno di mecenate prosegue attraverso la Fondazione Carla Fendi, impegnata in diverse iniziative. Per questa edizione del Festival umbro, Quirino Conti (architetto, scenografo, stilista e costumista, oltre ad essere caro amico di Carla Fendi) è regista di un progetto in due parti che si intitola «Genesi-Apocalisse»: la «Genesi» è stata affidata a Sandro Chia che ha prodotto una videoinstallazione nella chiesa sconsacrata della Manna d’Oro mentre l’«Apocalisse» è una performance al Museo Civico firmata dal regista Peter Greenaway e dalla moglie, l’artista Saskia Boddeke. Il 2 luglio, al Teatro Caio Melisso - Spazio Carla Fendi, Massimo Cacciari ed Erri de Luca indagano sull’essenza della Genesi e dell’Apocalisse mentre Lea Mattarella riflette sulle opere di Chia, Greenaway e Boddeke, il tutto con interventi vocali del cantante napoletano Raiz e della soprano Divna. Nell’opera di Sandro Chia le immagini si susseguono senza interruzione, dissolvendosi l’una nell’altra in rapidi passaggi sorta «colpi d’occhio» per arrivare alla dimostrazione visiva che la realtà si dissolve e si ricrea in un continuo ciclo volto all’infinito e al continuo rinnovamento. Una Genesi, appunto. Nella performance di Greenaway e della Boddeke al Museo Civico che, come dice Quirino Conti, non è diverso da «Orvieto, o dalla Sistina, o da un fondo oro fiammingo» si racconta in quale maniera l’umano e il divino siano destina ti a intrecciarsi in eterno. Con la morte di Carla Fendi il Festival dei Due Mondi perde, insieme a un’appassionata sostenitrice, la sua grande finanziatrice e sarà interessante capire come il lavoro messo in piedi con impegno dalla Fendi sarà portato avanti dalla fondazione e per mano di chi. www.festivaldispoleto.com
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