Mentre è ancora in corso la mostra al Castello di Miradolo «Una linea, Montale e qualcos’altro» (fino al 25 dicembre), e a ridosso della chiusura della sua personale alla galleria Xavier Hufkens a Bruxelles, l’artista Giorgio Griffa è stato protagonista di una nuova apertura, tutta torinese, che lo coinvolge anche in qualità di promotore culturale.
Il 24 ottobre ha infatti inaugurato la Fondazione Giorgio Griffa che, nata nel 2023 per mano dell’artista, ha adesso aperto le sue porte al pubblico. La nuova istituzione culturale si prefigge di conservare e valorizzare l’opera di uno dei principali esponenti della ricerca pittorica italiana e al contempo di promuovere l’attuale espressione artistica ponendosi come luogo di incontro tra artisti, curatori e semplici appassionati. «Nel primo anno di attività della fondazione ci siamo dedicati prevalentemente alla sistemazione dell’archivio ma quando si è presentata l’opportunità di accorpare uno spazio espositivo all’interno della stessa struttura non ci siamo fatti scappare l’occasione di disporne per progettare anche delle mostre», ha dichiarato Cesare Griffa, figlio di Giorgio. Da luogo di studio e documentazione la nuova realtà si è aperta a sviluppi più dinamici e attivi che prevedono una vera e propria programmazione espositiva focalizzata, man mano, su aspetti specifici della ricerca di Giorgio Griffa e che coinvolgerà curatori e autori disparati.
L’edificio di via Lessolo 19, un tempo destinato ad attività di gestione e stoccaggio pneumatici, alla fine degli anni ’80 fu meta di artigiani, artisti e costruttori che vi trasferirono all’interno i propri studi. La prima mostra che ha inaugurato l’attività della fondazione è stata dedicata proprio ai colleghi che hanno condiviso le proprie storie professionali nella stessa sede, «tutti “vicini di casa”», ha spiegato Cesare Griffa, che ha aggiunto: «Eravamo entusiasti di fare finalmente qualcosa assieme e dare un’espressione tangibile alla stima che unisce tutti questi artisti». La collettiva, dal titolo sibillino «Inside», curata da Sébastian Delot, direttore delle collezioni del Musée National Picasso Paris, aperta sino al 28 novembre, oltre naturalmente a Griffa, ha coinvolto Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Nunzio, Elisa Sighicelli, Grazia Toderi e Gilberto Zorio.