Alexandre Crochet
Leggi i suoi articoliIl tribunale di Parigi ha riconosciuto il mercante d’arte franco-americano Guy Wildenstein colpevole di frode fiscale e lo ha condannato a quattro anni di carcere, due dei quali senza condizionale. Gli è stata inoltre inflitta una multa di 1 milione di euro. Wildenstein è il presidente della galleria Wildenstein & Co. di New York e il patriarca di una delle dinastie di mercanti d’arte più affermate del settore.
Il verdetto emesso il 5 marzo pone fine a una lunga saga legale incentrata sul fatto che Wildenstein ha nascosto una vasta collezione d’arte per evitare di pagare un’ingente tassa di successione. Nella stessa sentenza, il tribunale ha inflitto al nipote di Guy, Alec Wildenstein Jr, una pena detentiva di due anni con la condizionale e una multa di 37.500 euro. Entrambi i Wildenstein erano stati precedentemente assolti nello stesso caso di frode fiscale nel 2017 e nel 2018. Il caso riguarda il patrimonio di Daniel Wildenstein, padre di Guy, morto nel 2001, e di Alec Wildenstein Sr, fratello di Guy.
La corte d’appello li ha riconosciuti colpevoli di aver occultato un enorme patrimonio attraverso dei trust. Oltre a varie proprietà in Kenya e a New York, il patrimonio comprende dipinti per un valore di 1 miliardo di euro, tra cui opere di Bonnard, Fragonard e Caravaggio. Alla vedova di Alec Sr, Liuba Stupakova, è stata inflitta una condanna a tre mesi di carcere con sospensione condizionale per complicità in riciclaggio di denaro.
Nel 2017 e nel 2018 i tribunali avevano inizialmente stabilito che, prima della legge antitrust del 2011, la legislazione francese non era abbastanza chiara in termini di dichiarazioni. Nel 2021 però la Corte Suprema francese ha ribaltato questa decisione e ordinato un terzo processo. In quest’ultimo, che si è svolto dal 18 settembre al 4 ottobre 2023, la Procura ha chiesto quattro anni di reclusione, di cui due per Guy Wildenstein, e una multa di 250 milioni di euro.
Sono state condannate anche altre persone che hanno lavorato per i Wildenstein, tra cui due gestori patrimoniali, a cui è stata inflitta una multa di 187.500 euro.
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