«La punizione di Tizio» (1532) di Michelangelo, Royal Collection Trust

© His Majesty King Charles III 2024

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«La punizione di Tizio» (1532) di Michelangelo, Royal Collection Trust

© His Majesty King Charles III 2024

I disegni di Michelangelo al British Museum

Nello straordinario nucleo di opere su carta esposte a Londra, i fogli dedicati a Vittoria Colonna e a Tommaso de’ Cavalieri

Per noi oggi, l’idea che i disegni siano opere d’arte è perfettamente naturale, e inoltre molte volte troviamo la spontaneità dei disegni degli antichi maestri notevolmente più accessibili che la formalità dei loro dipinti finiti. Comunque sia, non è sempre stato così: al contrario, prima degli ultimi anni del Quattrocento, i disegni furono considerati esclusivamente come strumenti del mestiere e l’unica ragione per conservarli era di lasciarli in eredità alla futura generazione di artisti. Una «Giuditta» di Andrea Mantegna agli Uffizi, che reca la data 1490, è uno dei rari esempi di un disegno a sé stante eseguito prima del 1500, ma tutto cambia con l’arrivo sulla scena di Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Però, dei tre è soprattutto Michelangelo che ha consolidato il concetto del disegno di presentazione. 

Siamo eccezionalmente ben informati sulle destinazioni di questi fogli, e per di più su tutta la carriera di Michelangelo, grazie a tre biografie

David Ekserdjian, 02 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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I disegni di Michelangelo al British Museum | David Ekserdjian

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