Nancy Kenney
Leggi i suoi articoliPochi mesi dopo le dimissioni di Nancy Spector da capo curatore, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York ha annunciato la nomina della sostituta: Naomi Beckwith, 45 anni, già curatrice del Museum of Contemporary Art (Mca) di Chicago, che sarà anche la vicedirettrice del Guggenheim. Senza dubbio, svolgerà un ruolo importante «nel definire la visione del museo».
La scelta di una curattrice di colore per i suoi ruoli di vertice è un fatto tanto importante quanto simbolico per il Guggenheim, date le accuse di «razzismo istituzionale» che ha dovuto affrontare nell’ultimo anno da parte di membri dello staff, attuali ed ex. La stessa Nancy Spector si è trovata sotto accusa per il trattamento da lei riservato a Chaédria LaBouvier, curatore ospite (di colore) della mostra di Jean-Michel Basquiat nel 2019, sebbene un’indagine indipendente del Guggenheim non abbia alla fine trovato «nessuna prova» che LaBouvier sia stata «sottoposta a trattamenti discriminatori in base alla sua razza».
La Spector si è dimessa a ottobre. Il museo è nel frattempo sotto pressione perché affronti la carenza di «inclusività» tra il suo personale, acquisti più opere di artisti appartenenti a minoranze e possa infine raggiungere un pubblico più ampio.
Il Guggenheim afferma che la Beckwith «fornirà una visione intellettuale globale per la programmazione del museo da condividere con un pubblico diversificato» e «in linea con gli obiettivi del museo di maggiore accessibilità e inclusione». «Con i suoi risultati altamente apprezzati, la borsa di studio che contribuisce a costruire un nuovo “canone” della storia dell’arte e progetti creativi che avvicineranno gli artisti attuali a un pubblico crescente, Naomi Beckwith sarà una leader catalizzatrice per il nostro eccezionale team curatoriale», ha affermato il direttore Richard Armstrong, aggiungendo: «La sua esperienza sarà imprescindibile per promuovere e rafforzare una gamma inclusiva di prospettive all’interno della collezione e della cultura Guggenheim».
La Beckwith assume la carica di vicedirettrice e senior curator a partire da giugno. Lo scorso agosto il Guggenheim ha presentato un piano biennale che prevede di migliorare le sue pratiche di reclutamento e assunzione, aprire a una maggiore «diversificazione» il suo Consiglio di amministrazione, acquisire più opere di artisti appartenenti a minoranze e aprirsi a un pubblico più ampio.
Tra gli altri suoi impegni c’era proprio l’assunzione di un senior manager per perseguire questi obiettivi, espandere il suo programma di stage per includere più studenti di colore e avviare un confronto interno contro il razzismo nei dipartimenti. Il museo aveva rivelato allora che il 25% dei suoi 547 dipendenti erano persone di colore.
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