Elena Abbate
Leggi i suoi articoliIstituita nel 1769, tra le più antiche d’Italia, l’Accademia di Belle Arti di Carrara ospita la XVII edizione del PNA – Premio Nazionale delle Arti, sezione arti figurative, digitali, scenografiche e restauro. L’appuntamento è per i giorni del 30 novembre e primo dicembre, quando la città accoglierà studenti, direttori, presidenti e docenti di Accademie e ISIA, insieme a personalità delle istituzioni e della cultura, per decretare il vincitore. Il tema dell’edizione, «Cultura materiale – cultura dei materiali», sottolinea l’importanza che la conoscenza dei materiali riveste nell’ambito della produzione e conservazione artistica. «Il Premio Nazionale delle Arti rappresenti la fase più alta dell’avanzamento della ricerca sulla gamma delle modalità creative che sfidano i confini tradizionali dell’arte e si relazionano con la realtà del contesto produttivo. Non si tratta di un atto di controllo o di verifica di capacità di tipo contemplative, ma concerne l’inserimento delle arti nel tessuto produttivo, all’esplorazione di nuove forme estetiche, grazie ai nuovi mezzi tecnologici», spiega il presidente dell’Accademia e artista Antonio Passa, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Ad accogliere gli ospiti nel pomeriggio del 30 novembre sarà «Bosco bianco», performance del coreografo e ballerino Virgilio Sieni che mette in scena un dialogo con materiali come il marmo, la foglia d’oro e alcuni oggetti di scarto per riflettere sull’origine del gesto e la relazione tra la figura e la materia. All’imbrunire sulla facciata dell’Accademia verrà invece proiettato il videomapping interattivo «Niche of Matter», una composizione di luce e suono che simula una rete organica, luminosa e sensibile, ideata e realizzata dal professore Pasquale Direse insieme agli studenti del corso di Net art grazie all’ausilio di tecnologie di robotica spaziale.
La mattina del primo dicembre il ritrovo si sposta al Teatro degli Animosi per la cerimonia di premiazione alla presenza della ministra per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini. A decretare i vincitori sarà una giuria composta da noti professionisti del mondo dell’arte e del restauro (Demetrio Paparoni, Antonio Grulli, Paolo Bolpagni per le Arti visive e Guy Dereux, Antonia D’Aniello e Anton Sutter per la sottosezione Restauro), al vaglio un centinaio di studenti provenienti da 25 accademie italiane, le cui opere saranno tutte esposte dal primo dicembre al 14 gennaio, in una grande mostra in più sedi compresi alcuni degli spazi più belli e significativi di Carrara, da Palazzo Binelli a Palazzo del Medico, all’Accademia (che ha sede nel Palazzo Cybo-Malaspina).
«Siamo onorati di avere questa occasione di bellezza e responsabilità che negli ultimi mesi ci ha assorbito completamente permettendoci di incontrare appieno il senso dell’Accademia, cioè essere un luogo aperto al confronto e alle sollecitazioni sociali e intellettuali, da restituire nella formazione degli studenti», aggiunge la direttrice dell’Accademia Silvia Papucci.
Con i suoi oltre 250 anni di storia, l’Accademia di Belle Arti di Carrara non è soltanto un luogo della tradizione, ma anche un centro propulsore di nuovi linguaggi, media e materiali, come dimostrano i percorsi specialistici che spaziano dalla pittura alla scultura digitale, dalla decorazione ai fumetti, dal design alla Net Art, Cinema, Fotografia e Audiovisivo. Un luogo dove la sperimentazione e conoscenza dei nuovi materiali, linguaggi e contaminazioni, alla base della XVII edizione del Premio, è stata tra le motivazioni che hanno portato alla nomina ad Accademici d’Onore di artisti quali Marina Abramović, Maurizio Cattelan, Cai Guo-Qiang e Jeff Koons.
L’evento è stato interamente organizzato dai docenti dell’Accademia, che attraverso le loro specializzazioni hanno fornito un grande esempio di pratica professionale ai loro studenti, insieme ai quali, a partire dalla scorsa estate, hanno curato ogni aspetto dalle scenografie teatrali alle luci, dalla regia agli allestimenti alle elaborazione di testi e grafiche. A coordinare il tutto il professore Luciano Massari, già direttore dell’Accademia negli ultimi sei anni: «Ci gratifica essere stati individuati per organizzare il premio. La presenza della ministra Anna Maria Bernini, degli alti dirigenti del Ministero, dei direttori e dei presidenti di Accademie e ISIA ci permetterà di mostrare l’efficienza e la bellezza della nostra accademia e di organizzare conferenze riunite per proporre miglioramenti del nostro settore, al quale la ministra Anna Maria Bernini dedica grande passione, competenza e vicinanza».
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