Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Un gruppo di bambini al Minneapolis Institute of Art

Image

Un gruppo di bambini al Minneapolis Institute of Art

Il 93% dei direttori Usa è bianco

Nelle istituzioni statunitensi c'è ancora molto da lavorare sulle diversità, dagli organici alla programmazione

Menachem Wecker

Leggi i suoi articoli

Quando Makeba Clay è stata intervistata in merito al suo lavoro nella posizione, creata in aprile, di responsabile per le diversità (Cdo) alla Phillips Collection di Washington, ha cercato di gestire le aspettative sui risultati che sarà in grado di raggiungere: «Un luogo comune da sfatare, dice la Clay, che ha più di vent’anni di esperienza su questioni di diversità in istituzioni di istruzione superiore e culturali, è che una persona possa indossare il mantello da supereroe». E prosegue: «Stiamo lavorando insieme, ma io assumerò il ruolo di coordinamento».

Negli enti statunitensi c’è molto da lavorare sulle diversità, in termini di organico, consigli di amministrazione, dirigenza, pubblico, programmazione e collezioni. Cda interamente composti da bianchi sovrintendono a quasi la metà dei musei degli Stati Uniti e il 93% dei direttori di museo sono bianchi (fonte American Alliance of Museums del 2017). Una ricerca su Linkedin rivela appena una dozzina di persone nel settore museale che rivestono ruoli di gestione delle diversità, ma è un settore in crescita.

Per Provost Nam, assunto di recente come responsabile per le diversità e l’inclusione dal Minneapolis Institute of Art, spesso le organizzazioni «pensano che sia sufficiente aggiungere un titolo a un dipendente già in organico, già oberato di mansioni. Poi si stupiscono se gli sforzi non hanno avuto il risultato sperato».

Ma alla Smithsonian Institution, che comprende 19 musei e lo Zoo Nazionale, il segretario David Skorton sceglie di non creare un ruolo ad hoc, perché, come spiega la portavoce responsabile della Smithsonian vuole che «quella delle diversità sia una responsabilità integrata in tutte le unità dello Smithsonian. E non si vuole dare a nessuno la possibilità di dire “Non devo preoccuparmene io perché è compito di qualcun altro”». Diversità e inclusione sono integrate nell’intera struttura operativa della Smithsonian, conferma Era Marshall, direttrice del Office of Equal Employment and Minority Affairs: «Non vediamo la necessità di avere un ruolo dedicato», conferma.

Pur riconoscendo la necessità del ruolo, secondo la Clay non tutte le istituzioni sono pronte, soprattutto quelle i cui consigli di amministrazione non sono del tutto impegnati sui temi delle diversità: «La leadership deve essere del Cda», rimarca. Al Crystal Bridges Museum of American Art di Bentonville, Arkansas, Rod Bigelow ricopre il doppio ruolo di direttore generale e di responsabile per le diversità e l’inclusione. Il Cda, spiega Bigelow, ha deciso di creare un doppio ruolo «per assicurarsi che l’istituzione sia pienamente in grado di affrontare le sfide comuni all’intero settore museale, come al Crystal Bridges».
 

Un gruppo di bambini al Minneapolis Institute of Art

Menachem Wecker, 27 luglio 2018 | © Riproduzione riservata

Il 93% dei direttori Usa è bianco | Menachem Wecker

Il 93% dei direttori Usa è bianco | Menachem Wecker