«Mamma innaffia» di Moira Ricci

Image

«Mamma innaffia» di Moira Ricci

Il dialogo chimerico di Ricci con la mamma

Nel MuFoCo la fotografa toscana immagina una relazione senza limiti di tempo con la madre Loriana

Il MuFoCo ha inaugurato la mostra «Moira Ricci 20.12.53 - 10.08.04». La serie di 50 opere racconta in modo struggente il legame tra la fotografa toscana e la madre Loriana, le cui date di nascita e morte hanno determinato il titolo del progetto. 

Secondo Davide Rondoni, presidente del museo, «il gesto artistico di Moira Ricci si inscrive nella testimonianza di ciò che nell’arte si mostra come elemento fondamentale della natura umana: il problema del tempo e del rapporto con l’eterno». E in effetti, il tempo, impietoso ma incapace di scalfire i legami più profondi, è centrale al progetto di Ricci, la quale, partendo da una selezione di fotografie di famiglia, si inserisce in postproduzione accanto alla madre. Ricci costruisce così una storia in cui accompagna Loriana durante tutte le fasi della vita di quest’ultima, la osserva e vigila su di lei con uno sguardo che varia da pensieroso e affettuoso. 

Abituata nella sua opera a esaminare la propria identità sociale e personale e il proprio legame con le sue origini, con questa mostra Ricci invita a diventare partecipe di un viaggio intimo nella storia della propria famiglia. Nato dalla necessità di elaborare il lutto dopo la morte improvvisa della madre, avvenuta quando Ricci aveva 27 anni, il progetto «20.12.53 - 10.08.04» è frutto di un lavoro durato oltre un decennio. Nella pratica artistica la fotografa trova uno sfogo dal dolore e una catarsi che porta alla sua crescita e maturazione, a livello professionale ma soprattutto personale

«Anno dopo anno, aggiunge un’immagine all’altra, una ogni tanto: si spinge molto al di là di un’elaborazione del lutto, va oltre il duro percorso che dalla negazione porta all’accettazione, tessendo un’ampia tela di pensieri che rappresentano la costruzione di sé stessa», racconta la curatrice della mostra Roberta Valtorta. Tramite un accurato lavoro di elaborazione digitale delle fotografie analogiche e di attenta ricerca storica, che prevede che gli autoritratti di Ricci siano in linea con la moda dei diversi periodi rappresentati, l’artista crea così delle immagini all’apparenza reali, che invitano a riflettere sulla relazione tra il tempo e la memoria. Le 50 opere di «Moira Ricci 20.12.53 - 10.08.04», esposte in ordine non cronologico con didascalie semplici e dirette, sono in mostra fino al 13 ottobre e sono accompagnate da un catalogo bilingue curato da Valtorta.

«Mamma con maestra» di Moira Ricci

Anna Aglietta, 03 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dall’11 luglio al 3 novembre, la città toscana diventa un museo a cielo aperto con 22 mostre in sette località

Nella sede torinese oltre 250 fotografie dell’autore campano che crea rappresentazioni archetipe della realtà collettive

150 immagini di una delle grandi pioniere del fotogiornalismo del ’900 in mostra a Torino

L’artista palermitana oppone agli scatti dei monumenti egiziani realizzati del fotografo ottocentesco le proprie immagini di musei vuoti e di reperti archeologici falsi o mai esistiti, mettendo in discussione la neutralità della fotografia nell’interpretazione della realtà

Il dialogo chimerico di Ricci con la mamma | Anna Aglietta

Il dialogo chimerico di Ricci con la mamma | Anna Aglietta