Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Miriam Panzeri
Leggi i suoi articoliNel 1961 Asger Jorn fondava l’Istituto Scandinavo di Vandalismo Comparato che aveva tra i suoi fini quello di favorire lo studio e l’approfondimento di argomenti a carattere culturale, appunto, e di interesse generale, sotto forma di rapporti.
È all’interno del primo questi rapporti che si colloca La genesi naturale, excursus tra il filosofico-scientifico e la divagazione soggettiva sulla relazione tra i generi. Lo stesso sottotitolo ragguaglia meglio circa il tema, molto caro all’artista danese, come risulta dal ruolo di ricercatore-antropologo implicato in medias res assunto dall’autore.
Jorn costruisce una serie di argomentazioni mischiando il racconto biblico ad ampie contestualizzazioni storiche e, parallelamente, avvia una confessione del tutto personale, realizzando di fatto un’analisi delirante nella sua razionalità situazionista. Il problema di relazione e comunicazione con la donna lo riguarda direttamente, eppure il suo ruolo di mediatore culturale che affronta la questione alla ricerca di una soluzione che sa di non poter trovare, è giustificato dalla sua posizione nei confronti della società, dunque di ciò che è legalmente riconosciuto: «Gli uomini (avventurieri, truffatori, ladri, speculatori) sono di solito sconfessati dalla società. Io sono tutto questo, in quanto artista creatore».
L’edizione italiana del testo, pubblicato postumo nel 1980 in danese, è una traduzione dalla versione francese (2001), già corretta da Guy Debord, ed è curata da Chiara Maraghini Garrone e da Mario Lippolis, che firma anche la prefazione.
La genesi naturale. Sulla situazione singolare che occupano i maschi nell’umanità, di Asger Jorn, a cura di Chiara Maraghini Garrone e Mario Lippolis, 64 pp., Nautilus, Torino 2014, € 10,00