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Sandro Barbagallo
Leggi i suoi articoliÈ la necropoli di San Pietro ora nel libro di Zander
Il volume che l’archeologo Pietro Zander ha appena pubblicato sulla necropoli di San Pietro è molto più di una guida; è un appassionante testo che ci conduce nei sotterranei della Basilica Vaticana per svelarne i segreti millenari, rivelandoci, come finora non era stato mai fatto, non solo la vita quotidiana di quella «città dei morti», ma anche tutto ciò che riguarda il sentimento religioso dei vivi.
Per sedici secoli la necropoli è rimasta inaccessibile e inviolata sotto il pavimento della Basilica Costantiniana ed è quindi emozionante potervi rintracciare le radici della Chiesa di Roma. Le testimonianze sono infatti ricche e variegate: epigrafi, iscrizioni, decori e persino graffiti spontanei, oggi ricomparsi intatti, che con acribia Zander identifica e analizza in un volume di 375 pagine, con oltre 700 illustrazioni, attualmente in vendita presso l’Ufficio Scavi della Fabbrica di San Pietro. Una ricerca esaustiva in tutti i sensi, questa, che spinge il lettore a compiere un viaggio nel tempo per fargli scoprire quanto dei nostri usi e costumi altro non sia che un’eredità dell’antica Roma. Certo in origine la necropoli non era così come la conosciamo oggi, nascosta nei meandri dei sotterranei, perché era illuminata dal sole e frequentata da gente che andava a visitare i propri defunti.
Ma nel ripercorrere la storia di questo luogo non si può ignorare l’epoca terribile delle persecuzioni di Nerone contro la comunità cristiana ancora in nuce, pur mantenendo costante l’attenzione sull’umile sepolcro di San Pietro, divenuto nel tempo meta di pellegrinaggi e subendo così varie trasformazioni.
Il testo riserva uno spazio particolare all’impegnativa opera di conservazione e restauro condotta dalla Fabbrica di San Pietro negli ultimi quindici anni, diretta proprio dall’autore, ma dedica la parte più consistente proprio alla «visita» della necropoli. È così che ogni singolo edificio sepolcrale è per la prima volta descritto nella sua architettura, nelle decorazioni e nei reperti di grande interesse. Già, perché in maniera esaustiva, l’intero sito archeologico ci viene presentato anche con le sue scoperte-rivelazioni riguardanti particolari inediti, come la cosiddetta Tomba Phi (o dei Marci), che dopo i restauri ha rivelato non solo uno splendido sarcofago dionisiaco, ma anche una rappresentazione simbolica del «Tramonto della vita» e quei «Troni vuoti »con gli attributi della «triade capitolina», che i primi cristiani rappresentavano in preparazione e attesa del Giudizio Finale.
Arricchiscono l’apparato illustrativo grafici esplicativi, rilievi architettonici e box di approfondimento sul simbolismo, con riferimenti alle fonti letterarie greco-romane, un utile «compendio della mitologia classica». Nella prefazione il cardinale Angelo Comastri scrive: «Camminiamo sulla storia e non ce ne accorgiamo, calpestiamo i secoli e non ce ne rendiamo conto. Bisognerebbe far meno chiasso e ascoltare di più quelli che ci hanno preceduto».
La Necropoli di San Pietro. Arte e fede nei sotterranei della Basilica Vaticana
di Pietro Zander
375 pp., 700 ill.
Fabbrica di San Pietro in Vaticano Elio de Rosa Editore 2015
€ 25,00