Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luisa Martorelli
Leggi i suoi articoliIn partenza dal regno. Esportazioni e commercio d’antichità a Napoli nella prima metà dell’Ottocento, affronta, con puntuale riscontro di documenti, la materia legislativa delle esportazioni d’arte, studiando, nel vivo della prassi, le licenze d’esportazione e, dunque, la questione sostanziale della politica di gestione dei beni culturali, sotto il Regno dei Borbone.
Il lungo lavoro di ricerca è stato condotto da Andrea Milanese, funzionario della Soprintendenza Archeologica di Napoli che ha lavorato per molti anni al riordino di una poderosa mole di faldoni presso l’Archivio Storico del Museo Nazionale di Napoli. Dallo spoglio generale delle carte d’archivio, è andato via via ad affrontare il capitolo delle «esportazioni» composto di circa duemila fascicoli, facendo luce su di un argomento che, oggi, per la comprensione della tutela dei beni culturali, si fa più chiaro. Il volume si compone di due parti, più un’appendice documentaria.
Nella prima parte si affronta la materia legislativa della tutela, dal 1808 al 1860, con le iniziative adottate da Michele Arditi per porre freno al commercio clandestino degli oggetti di scavo (il piano dei Musei Provinciali) grazie all’operato della Commissione di antichità e belle arti, di istituzione francese. Si entra nel vivo delle scelte ufficiali delle esportazioni e dei criteri sui dinieghi, facendo perno sul concetto di «decoro del Paese» o del Museo, non tanto diverso da quel «valore di eccezionalità o unicità» che regola l’attuale legislazione del Codice dei Beni culturali.
La seconda parte mette a fuoco il settore illegale del mercato di vasi antichi, legato alle crescenti ambizioni di una platea di collezionisti, inglesi, tedeschi e russi (come dal quadro in copertina di Karl Goetzloff), che trovava a Napoli e nel regno, la principale risorsa. Ci s’imbatte nella storia della tutela che deve far fronte alle istanze del mercato, ma ci si sofferma anche a segnalare il caso civico di Giovanni Jatta, nella cui collezione, destinata alla fruizione di un museo pubblico, si annoverano i più grandi esempi della ceramica di Ruvo.
In partenza dal regno. Esportazioni e commercio d’antichità a Napoli nella prima metà dell’Ottocento, di Andrea Milanese, 384 pp., Edifir, Firenze 2014, € 38,00
Altri articoli dell'autore
Le Gallerie d’Italia di Napoli dedicano una mostra al diplomatico, collezionista, antiquario e vulcanologo che rimase nella città partenopea per 35 anni, e alla moglie Emma Lyon
Joseph Rebell, protagonista della mostra accanto ad altri specialisti del vedutismo, fu testimone di un periodo di progresso sociale, di cambiamento amministrativo, economico e urbanistico
Mariantonietta Picone conclude con il suo libro una decennale ricerca iniziata da una mostra del 1986
Cinquanta opere di Artemisia nelle Gallerie d’Italia